Les lignes ennemies
Les lignes ennemies
Durata
43
Formato
Regista
Alcuni uomini armati vagano per la foresta, alla ricerca di qualcosa e "giocando" alla guerra. Fino a quando un membro del gruppo scompare.
Optando per la non frequentatissima scelta del mediometraggio (43 minuti), Denis Côté compie un passo indietro rispetto al precedente Elle veut le chaos (2008), realizzando un esercizio di stile a tratti certamente affascinante, ma in fin dei conti sterile, dove l’inquietudine che il regista voleva trasmettere arriva solo a tratti, persa nella prolissità generale. È il primo film co-prodotto in Francia dal canadese, il quale pare quindi voler più che altro mostrare un saggio dei punti cardinali del suo cinema: in particolare la rarefazione narrativa e stilistica e la rappresentazione del paesaggio come un indefinibile e minaccioso “Deus ex machina”. Trascurabile.
Optando per la non frequentatissima scelta del mediometraggio (43 minuti), Denis Côté compie un passo indietro rispetto al precedente Elle veut le chaos (2008), realizzando un esercizio di stile a tratti certamente affascinante, ma in fin dei conti sterile, dove l’inquietudine che il regista voleva trasmettere arriva solo a tratti, persa nella prolissità generale. È il primo film co-prodotto in Francia dal canadese, il quale pare quindi voler più che altro mostrare un saggio dei punti cardinali del suo cinema: in particolare la rarefazione narrativa e stilistica e la rappresentazione del paesaggio come un indefinibile e minaccioso “Deus ex machina”. Trascurabile.