The Lesson – Scuola di vita
Urok
Durata
111
Formato
Regista
Nadia (Margita Gosheva) è una professoressa d’inglese che insegna ai suoi studenti l’onestà e il rigore morale. Quando uno di loro viene derubato, Nadia esige a tutti i costi che il colpevole confessi. Ma la scoperta di uno sfratto imminente, potrebbe farle cambiare prospettiva sul suo modo d’intendere la vita.
Opera prima dei registi bulgari Kristina Grozeva e Petar Valchanov, The Lesson – Scuola di vita racconta il dramma individuale di una donna che si trova (costretta?) a non poter più mettere in pratica i principi morali che insegna ai suoi studenti. Disposta a tutto pur di ottenere i soldi di cui ha bisogno, si rende conto che il confine tra il giusto e l’ingiusto è molto più labile di quanto credesse. Più che sull’ambiente scolastico, la cinepresa si concentra sul personaggio principale, faticando a trovare un senso d’insieme e limitandosi a descrivere un caso individuale relativo all’odierna crisi economica. Non sempre i due neoregisti trovano il giusto respiro, soprattutto nella parte centrale, anche se la messinscena è rigorosa al punto giusto e il finale non è niente male. Il risultato è un prodotto di livello medio, che guarda ai Dardenne ma con un copione troppo acerbo e altalenante per poter raggiungere lo spessore del modello di riferimento.
Opera prima dei registi bulgari Kristina Grozeva e Petar Valchanov, The Lesson – Scuola di vita racconta il dramma individuale di una donna che si trova (costretta?) a non poter più mettere in pratica i principi morali che insegna ai suoi studenti. Disposta a tutto pur di ottenere i soldi di cui ha bisogno, si rende conto che il confine tra il giusto e l’ingiusto è molto più labile di quanto credesse. Più che sull’ambiente scolastico, la cinepresa si concentra sul personaggio principale, faticando a trovare un senso d’insieme e limitandosi a descrivere un caso individuale relativo all’odierna crisi economica. Non sempre i due neoregisti trovano il giusto respiro, soprattutto nella parte centrale, anche se la messinscena è rigorosa al punto giusto e il finale non è niente male. Il risultato è un prodotto di livello medio, che guarda ai Dardenne ma con un copione troppo acerbo e altalenante per poter raggiungere lo spessore del modello di riferimento.