Permanent Vacation
Permanent Vacation
Durata
75
Formato
Regista
In una New York irriconoscibile, simile a una landa desolata dispersa nel tempo e nello spazio, Aloysius Parker (Chris Parker) si trastulla con una vita randagia piena di occupazioni avventurose e oziose, tra donne, auto e il sogno di una Parigi da raggiungere per arrivare a chissà quale svolta.
Lungometraggio in 16 mm, saggio di regia autoprodotto dal regista Jim Jarmusch per il diploma alla New York University, Permanent Vacation è la messa in scena dello sguardo acerbo di un Jarmusch nemmeno trentenne, che si aggira per una New York sventrata, post-bellica e totalmente immaginaria, tra rotte sentimentali e peregrinazioni senza un vero centro. Un film del tutto incompiuto, in cui il regista non pare di essere ancora conscio degli strumenti necessari per trasformare una sensazione o uno stato dell'animo in un meccanismo cinematografico degno di tale nome. Il suo cinema successivo, da Daunbailò (1986) a Paterson (2016), passando per i frangenti più sperimentali e scostanti come Dead Man (1995) e The Limits of Control (2009), toccherà vette ben più alte. Musiche dello stesso Jarmusch e di John Laurie.