Lucida follia
Heller Wahn
Durata
105
Formato
Regista
La progressista Olga (Hanna Schygulla), docente universitaria, e l'introversa pittrice Ruth (Angela Wrinkler), sposata al possessivo Frank, diventano amiche. La prima aiuterà quest'ultima a liberarsi dal marito e a esprimersi al meglio nella vita e nell'arte.
In una sorta di rapporto intriso velatamente di lesbismo, l'unico merito del film della Von Trotta è quello di essere un elogio mai nascosto alla donna e al femminismo, senza alcuna remora. Peccato che l'autrice firmi la sua opera più pretestuosa, manifesto evidente di un formalismo che – in questo caso – non conosce limiti: la ricerca della morbosità è limacciosa e costante. E, purtroppo, totalmente fine a se stessa.
In una sorta di rapporto intriso velatamente di lesbismo, l'unico merito del film della Von Trotta è quello di essere un elogio mai nascosto alla donna e al femminismo, senza alcuna remora. Peccato che l'autrice firmi la sua opera più pretestuosa, manifesto evidente di un formalismo che – in questo caso – non conosce limiti: la ricerca della morbosità è limacciosa e costante. E, purtroppo, totalmente fine a se stessa.