Il lungo silenzio
Durata
95
Formato
Regista
Una ginecologa (Carla Gravina), sposata a un magistrato (Jacques Perrin) impegnato in una difficile indagine sul traffico d'armi, è vittima di minacce indirizzate a lei e al marito. Quando quest'ultimo viene assassinato, decide di indagare per conto suo.
La berlinese von Trotta cerca in tutti i modi di fotografare la spietata contemporaneità di certi eventi “all'italiana” mescolando Storia, narrazione e capacità di tessere ritratti femminili efficaci e poco convenzionali. Il suo rigore d'autrice, che non manca nemmeno nei suoi titoli meno felici, le impedisce tuttavia di mantenere un controllo sull'opera, che sbanda e vira decisamente verso una inqualificabile sciatteria di fondo. E non basta la sufficiente prova di Carla Gravina, o il mero giudizio sulla odiosità di certi orribili avvenimenti, a salvare il quadro finale. Tutto sembra sospeso e impalpabile, un po' come la misteriosa città, a cui non viene mai dato un nome, in cui è ambientata la pellicola. Insufficiente.
La berlinese von Trotta cerca in tutti i modi di fotografare la spietata contemporaneità di certi eventi “all'italiana” mescolando Storia, narrazione e capacità di tessere ritratti femminili efficaci e poco convenzionali. Il suo rigore d'autrice, che non manca nemmeno nei suoi titoli meno felici, le impedisce tuttavia di mantenere un controllo sull'opera, che sbanda e vira decisamente verso una inqualificabile sciatteria di fondo. E non basta la sufficiente prova di Carla Gravina, o il mero giudizio sulla odiosità di certi orribili avvenimenti, a salvare il quadro finale. Tutto sembra sospeso e impalpabile, un po' come la misteriosa città, a cui non viene mai dato un nome, in cui è ambientata la pellicola. Insufficiente.