
Michael Collins
Michael Collins
Premi Principali

Coppa Volpi per il miglior attore alla Mostra del Cinema di Venezia 1996

Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia 1996
Durata
133
Formato
Regista
Irlanda. Michael Collins (Liam Neeson) è a capo della rivolta contro l'ingerenza del governo d'Inghilterra e di una delegazione che a Londra, nel 1921, negozia con i britannici il trattato anglo-irlandese. Si innamora di Kitty (Julia Roberts) e muore assassinato durante un agguato, in piena guerra civile.
Solida – e invero fantasiosa – ricostruzione biografica di una delle figure storiche più importanti della storia dell'autonomia irlandese e della relativa guerra d'indipendenza (1919-1921), diretta con piglio deciso (e senza particolari guizzi) da un Neil Jordan che, per evidenti ragioni anagrafiche (è nato a Sligo), è molto vicino a una storia di patriottismo tra le più intense e dolorose del vecchio continente. Il film è interamente retto dalle vigorose spalle di Liam Neeson, che restituisce a Collins vitalità e carisma. Gli fanno ecco una Roberts fidanzatina perfetta e, in parte, un interprete di razza come Alan Rickman, che consolida il suo rodato talento di attore di servizio nei panni dell'antagonista Éamon de Valera, anch'egli figura di spicco della prima IRA, destinato a diventare primo ministro (per tre volte) e poi presidente (dal 1959 al 1973) della Repubblica d'Irlanda. Un tradizionale film storico vecchio-stile senza lacune evidenti, ma che non riesce a superare la dimensione del compitino onesto e ben fatto. Leone d'oro e Coppa Volpi come miglior attore (Neeson) a Venezia. Fotografia di Chris Menges e colonna sonora di Elliot Goldenthal entrambe nominate all'Oscar.
Solida – e invero fantasiosa – ricostruzione biografica di una delle figure storiche più importanti della storia dell'autonomia irlandese e della relativa guerra d'indipendenza (1919-1921), diretta con piglio deciso (e senza particolari guizzi) da un Neil Jordan che, per evidenti ragioni anagrafiche (è nato a Sligo), è molto vicino a una storia di patriottismo tra le più intense e dolorose del vecchio continente. Il film è interamente retto dalle vigorose spalle di Liam Neeson, che restituisce a Collins vitalità e carisma. Gli fanno ecco una Roberts fidanzatina perfetta e, in parte, un interprete di razza come Alan Rickman, che consolida il suo rodato talento di attore di servizio nei panni dell'antagonista Éamon de Valera, anch'egli figura di spicco della prima IRA, destinato a diventare primo ministro (per tre volte) e poi presidente (dal 1959 al 1973) della Repubblica d'Irlanda. Un tradizionale film storico vecchio-stile senza lacune evidenti, ma che non riesce a superare la dimensione del compitino onesto e ben fatto. Leone d'oro e Coppa Volpi come miglior attore (Neeson) a Venezia. Fotografia di Chris Menges e colonna sonora di Elliot Goldenthal entrambe nominate all'Oscar.