Sette volte donna
Woman Times Seven
Durata
100
Formato
Regista
Film a episodi. In Il corteo funebre, la vedova Paulette (Shirley MacLaine) viene consolata da un conoscente (Peter Sellers); in Amateur Night, Maria Teresa (MacLaine) trova conforto presso un gruppo di prostitute dopo aver scoperto il tradimento del marito (Rossano Brazzi); in Due contro uno, Linda (MacLaine) si divide tra le attenzioni di due insistenti corteggiatori (Vittorio Gassman e Clynton Greyn); in La super Simone, Edith (MacLaine) è in competizione con il personaggio inventato dal consorte scrittore (Lex Barker); in Una sera all'opera, la borghese Eve (MacLaine) entra in crisi a causa della somiglianza del suo abito con quello di un'altra donna; in I suicidi, due amanti (MacLaine e Alan Arkin) pensano alla morte, ma non riescono ad arrivare fino in fondo; in Neve, Jean (MacLaine) è seguita da un detective (Michael Caine) assunto dal compagno Victor (Philippe Noiret).
Sette variazioni sul tema dell'adulterio, sceneggiate da Cesare Zavattini e messe in scena da Vittorio De Sica (negli anni Sessanta in pieno fermento di produzioni internazionali). Un divertissement innocuo e per nulla originale, che si trasforma nell'occasione per un sostanziale one-woman show offerto da Shirley MacLaine (qui spesso impacciata e non certo al suo meglio). Un po' di facile ironia sulle abitudini sessuali della coppia e sulla vanità femminile, qualche stoccata alle ipocrisie borghesi, un cast (spesso spaesato) di grandi nomi a fare da traino: questo è tutto, e non è molto. Piatto, laccato e gratuitamente eccentrico. Anita Ekberg è Claudie. Musiche di Riz Ortolani, fotografia di Christian Matras.
Sette variazioni sul tema dell'adulterio, sceneggiate da Cesare Zavattini e messe in scena da Vittorio De Sica (negli anni Sessanta in pieno fermento di produzioni internazionali). Un divertissement innocuo e per nulla originale, che si trasforma nell'occasione per un sostanziale one-woman show offerto da Shirley MacLaine (qui spesso impacciata e non certo al suo meglio). Un po' di facile ironia sulle abitudini sessuali della coppia e sulla vanità femminile, qualche stoccata alle ipocrisie borghesi, un cast (spesso spaesato) di grandi nomi a fare da traino: questo è tutto, e non è molto. Piatto, laccato e gratuitamente eccentrico. Anita Ekberg è Claudie. Musiche di Riz Ortolani, fotografia di Christian Matras.