Natale a New York
Durata
111
Formato
Regista
Durante le vacanze di Natale nella Grande Mela si intrecciano le storie di vari personaggi: il celebre pianista Lillo (Christian De Sica) deve resistere alle avance della sua ex amante Barbara (Sabrina Ferilli) se non vuole perdere i privilegi della ricca moglie (Fiorenza Marchegiani). Il giovane chirurgo Filippo (Fabio De Luigi) deve portare un regalo al figlio (Francesco Mandelli) del suo primario (Claudio Bisio) che giungerà in città a sorpresa.
Fresco dal “divorzio” da Massimo Boldi, De Sica torna a farsi dirigere da Parenti e, per colmare il vuoto lasciato dallo storico partner, chiama a raccolta una nutrita squadra: oltre a Massimo Ghini e ai giovani volti televisivi Francesco Mandelli e Paolo Ruffini, già visti nel precedente Natale a Miami, anche Fabio De Luigi, Claudio Bisio e un quasi esordiente Alessandro Siani. Tra le bellone in campo, la Ferilli e la Canalis. Abbandonati Biagio Izzo ed Enzo Salvi, il tono cerca di innalzarsi un minimo e, anche se la solfa è sempre la stessa, quantomeno si indugia un po' meno insistentemente sulle gag scatologiche e si cerca di catturare spettatori più giovani grazie alle ambientazioni glamour e alla colonna sonora alla moda. Il pubblico si è schierato dalla parte di De Sica, privilegiando Natale a New York rispetto alla pellicola natalizia con Boldi, l'inqualificabile Olè di Carlo Vanzina.
Fresco dal “divorzio” da Massimo Boldi, De Sica torna a farsi dirigere da Parenti e, per colmare il vuoto lasciato dallo storico partner, chiama a raccolta una nutrita squadra: oltre a Massimo Ghini e ai giovani volti televisivi Francesco Mandelli e Paolo Ruffini, già visti nel precedente Natale a Miami, anche Fabio De Luigi, Claudio Bisio e un quasi esordiente Alessandro Siani. Tra le bellone in campo, la Ferilli e la Canalis. Abbandonati Biagio Izzo ed Enzo Salvi, il tono cerca di innalzarsi un minimo e, anche se la solfa è sempre la stessa, quantomeno si indugia un po' meno insistentemente sulle gag scatologiche e si cerca di catturare spettatori più giovani grazie alle ambientazioni glamour e alla colonna sonora alla moda. Il pubblico si è schierato dalla parte di De Sica, privilegiando Natale a New York rispetto alla pellicola natalizia con Boldi, l'inqualificabile Olè di Carlo Vanzina.