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Cris Johnson (Nicolas Cage) è magicamente in grado di vedere una piccola porzione della sua vita futura, per l'esattezza i due minuti successivi al presente che sta vivendo. Capacità che gli torna molto utile al casinò e in qualche lavoretto da medium per guadagnarsi da vivere. L'agente Fbi Callie Ferris (Julianne Moore) nota il suo potenziale e decide di sfruttarlo per sventare un attacco terroristico.

Improponibile pasticcio sci-fi liberamente ispirato al racconto Non saremo noi (1954) di Philip K. Dick (sigh!) che diventa ben presto un action per palati ben poco raffinati e lascia allo sbando qualsiasi proposito di indagine sulle spinose e interessanti questioni legati al libero arbitrio, all'etica della responsabilità e ai dubbi morali. Inconsistente, semplicistico, apparentemente scritto da principianti. Il neozelandese Tamahori ha fatto ben di meglio (Once Were Warriors – Una volta erano guerrieri, 1994; Scomodi omicidi, 1996). Sacrosante nomination ai Razzie Awards per Nicolas Cage e Jessica Biel (che veste i panni della ragazza del protagonista, l'unica persona di cui riesce a vedere l'intero futuro).