Notte di nozze
The Wedding Night
Durata
84
Formato
Regista
Per superare un blocco creativo, lo scrittore Tony Barrett (Gary Cooper) si trasferisce in campagna. La sua crisi, però, non è soltanto professionale, ma anche sentimentale: sempre più in rotta con la moglie (Helen Vinson), inizia a rivolgere le sue attenzioni verso una contadina (Anna Sten).
Dopo La straniera (1933) e Nostro pane quotidiano (1934), King Vidor prosegue a parlare di personaggi che lasciano la città per la campagna alla ricerca di nuovi stimoli. Le soluzioni narrative sono piuttosto prevedibili e il risultato ne risente, ma Vidor riesce a rendere il racconto ugualmente pulsante, vivo e capace di coinvolgere al punto giusto. Il personaggio principale è scritto con cura e ben interpretato da Cooper; la co-protagonista è più stereotipata e Anna Sten non ha la stoffa del suo partner maschile. In crescita col passare dei minuti, il film ha una parte conclusiva da ricordare.
Dopo La straniera (1933) e Nostro pane quotidiano (1934), King Vidor prosegue a parlare di personaggi che lasciano la città per la campagna alla ricerca di nuovi stimoli. Le soluzioni narrative sono piuttosto prevedibili e il risultato ne risente, ma Vidor riesce a rendere il racconto ugualmente pulsante, vivo e capace di coinvolgere al punto giusto. Il personaggio principale è scritto con cura e ben interpretato da Cooper; la co-protagonista è più stereotipata e Anna Sten non ha la stoffa del suo partner maschile. In crescita col passare dei minuti, il film ha una parte conclusiva da ricordare.