
Omicidio in diretta
Snake Eyes
Durata
98
Formato
Regista
Atlantic City. Durante un incontro di boxe, il Ministro della difesa viene fatto fuori; il detective Rick Santoro (Nicolas Cage), dalla morale non esattamente ortodossa, comincia a indagare sull'accaduto in compagnia di un vecchio amico di infanzia (Gary Sinise), tentando di arrivare alla verità.
Brian De Palma continua a valorizzare il potere delle immagini: le riprese delle telecamere sono le uniche risorse a disposizione di Santoro per giungere all'epilogo della sua indagine. Il risultato è un thriller coinvolgente e dotato di buon ritmo, che si muove su due livelli: quello squisitamente tecnico e quello legato allo sviluppo della narrazione. Se il primo è decisamente incisivo (grazie a split screen, mirabolanti riprese e studiatissime inquadrature), il secondo, invece, poco valorizzato da un'opaca sceneggiatura firmata David Koepp che gioca con garbugli, intrighi e colpi di scena senza essere mai realmente efficace, né icastico. Con una sceneggiatura meno convenzionale, forse, avrebbe potuto essere straordinario. Resta un prodotto godibile e intrigante in cui un Nicolas Cage in parte si rivela, a sorpresa, valore aggiunto. Incredibilmente virtuosistico, decisamente complesso (sia per i movimenti di macchina che per il numero di comparse e attori coinvolti) e tecnicamente sopraffino il piano-sequenza di oltre dieci minuti che introduce la prima grande svolta narrativa del film.
Brian De Palma continua a valorizzare il potere delle immagini: le riprese delle telecamere sono le uniche risorse a disposizione di Santoro per giungere all'epilogo della sua indagine. Il risultato è un thriller coinvolgente e dotato di buon ritmo, che si muove su due livelli: quello squisitamente tecnico e quello legato allo sviluppo della narrazione. Se il primo è decisamente incisivo (grazie a split screen, mirabolanti riprese e studiatissime inquadrature), il secondo, invece, poco valorizzato da un'opaca sceneggiatura firmata David Koepp che gioca con garbugli, intrighi e colpi di scena senza essere mai realmente efficace, né icastico. Con una sceneggiatura meno convenzionale, forse, avrebbe potuto essere straordinario. Resta un prodotto godibile e intrigante in cui un Nicolas Cage in parte si rivela, a sorpresa, valore aggiunto. Incredibilmente virtuosistico, decisamente complesso (sia per i movimenti di macchina che per il numero di comparse e attori coinvolti) e tecnicamente sopraffino il piano-sequenza di oltre dieci minuti che introduce la prima grande svolta narrativa del film.