Il poliziotto è marcio
Durata
94
Formato
Regista
Il corrotto commissario Malacarne (Luc Merenda), incurante del proprio ruolo istituzionale, trae vantaggi economici dalle connivenza con associazioni malavitose dedite al contrabbando. Quando la posta in palio si inasprisce, coinvolgendo anche la famiglia del poliziotto, sarà guerra aperta tra le strade di Milano.
Come inequivocabilmente veicolato dal titolo, Il poliziotto è marcio scava nel torbido del rapporto tra istituzioni e malavita organizzata, risvolti ambigui che già emergevano sullo sfondo della vicenda narrata in Il boss, diretto nel 1973 dallo stesso Fernando Di Leo. Percorrendo tematiche e stilemi a lui cari, il regista tenta di coniugare film di genere e denuncia, unendo azione e provocazione, ma il risultato non si differenzia sensibilmente da quanto già realizzato in tempi cronologicamente adiacenti: un Far West metropolitano fatto di sparatorie, rappresaglie e inseguimenti, osservato dall'angolazione di un poliziotto corrotto. La mano ferma nella confezione delle discrete scene d'azione non è supportata da un'adeguata analisi psicologica: troppo superficiale per essere coinvolgente. Film afflitto, a causa dello scomodo tema affrontato, da grossi problemi di distribuzione nelle sale all'epoca. Edizione in dvd curata dalla Rarovideo solo nel 2012. Nel cast, a fianco di Luc Merenda, Delia Boccardo (Sandra). Sceneggiatura firmata da Di Leo e Sergio Donati; musiche di Luis Bacalov.
Come inequivocabilmente veicolato dal titolo, Il poliziotto è marcio scava nel torbido del rapporto tra istituzioni e malavita organizzata, risvolti ambigui che già emergevano sullo sfondo della vicenda narrata in Il boss, diretto nel 1973 dallo stesso Fernando Di Leo. Percorrendo tematiche e stilemi a lui cari, il regista tenta di coniugare film di genere e denuncia, unendo azione e provocazione, ma il risultato non si differenzia sensibilmente da quanto già realizzato in tempi cronologicamente adiacenti: un Far West metropolitano fatto di sparatorie, rappresaglie e inseguimenti, osservato dall'angolazione di un poliziotto corrotto. La mano ferma nella confezione delle discrete scene d'azione non è supportata da un'adeguata analisi psicologica: troppo superficiale per essere coinvolgente. Film afflitto, a causa dello scomodo tema affrontato, da grossi problemi di distribuzione nelle sale all'epoca. Edizione in dvd curata dalla Rarovideo solo nel 2012. Nel cast, a fianco di Luc Merenda, Delia Boccardo (Sandra). Sceneggiatura firmata da Di Leo e Sergio Donati; musiche di Luis Bacalov.