Diamanti sporchi di sangue
Durata
100
Formato
Regista
Il malvivente Guido Mauri (Claudio Cassinelli) vuole vendicarsi del boss Rizzo (Martin Balsam), presunto responsabile di una rapina fallita cinque anni prima. I suoi propositi saranno ostacolati dagli scagnozzi del boss, dall'intromissione dell'ostile figliastro Enzo (Alberto Squillante) e dall'ambigua fidanzata Lisa (Barbara Bouchet).
Fernando Di Leo suggella la sua lunga produzione noir con un'opera che richiama personaggi e intrecci del più celebre Milano calibro 9 (1972). Tratto da una sceneggiatura dello stesso Di Leo, provvisoriamente e non a caso intitolata Roma calibro 9, il film è una vicenda di vendetta, malavita e onore, che non si discosta dalle caratteristiche tipiche del poliziesco all'italiana, uscendo sconfitto dal paragone con il ben più riuscito e sopra citato capitolo. Là dove il regista riusciva a dipingere con epos malinconico una malsana storia metropolitana, qui si limita invece a riproporre un intreccio banale e referenziale, in alcuni frangenti sterilmente citazionista (basti pensare alla scena nel night club, con una seducente Barbara Bouchet). Deprimente l'inespressività del protagonista Claudio Cassinelli. Menzione d'onore per Martin Balsam, noto per il ruolo del detective Arbogast in Psyco (1960) di Alfred Hitchcock. Colonna sonora di Luis Bacalov.
Fernando Di Leo suggella la sua lunga produzione noir con un'opera che richiama personaggi e intrecci del più celebre Milano calibro 9 (1972). Tratto da una sceneggiatura dello stesso Di Leo, provvisoriamente e non a caso intitolata Roma calibro 9, il film è una vicenda di vendetta, malavita e onore, che non si discosta dalle caratteristiche tipiche del poliziesco all'italiana, uscendo sconfitto dal paragone con il ben più riuscito e sopra citato capitolo. Là dove il regista riusciva a dipingere con epos malinconico una malsana storia metropolitana, qui si limita invece a riproporre un intreccio banale e referenziale, in alcuni frangenti sterilmente citazionista (basti pensare alla scena nel night club, con una seducente Barbara Bouchet). Deprimente l'inespressività del protagonista Claudio Cassinelli. Menzione d'onore per Martin Balsam, noto per il ruolo del detective Arbogast in Psyco (1960) di Alfred Hitchcock. Colonna sonora di Luis Bacalov.