La via dei giganti
Union Pacific
Durata
135
Formato
Regista
Uno degli ultimi documenti firmati dal presidente Lincoln autorizzava la costruzione della linea ferroviaria Union Pacific, capace di congiungere le due coste degli Stati Uniti. Uno speculatore, Asa Barrows (Henry Kolker), tenterà di approfittarne per guadagnarci dei soldi.
Sorta di western sui generis, dal tono drammatico e avventuroso, La via dei giganti è un'opera propagandistica realizzata con buona mano da Cecil B. DeMille, e valorizzata da un notevole ritmo. Sequenze spettacolari, sceneggiatura ben calibrata e ottime interpretazioni: la confezione è praticamente impeccabile e la struttura narrativa appassionante. Peccato soltanto per un filo di retorica capitalista di troppo, che fa spesso capolino nel corso della visione. In ogni caso, uno dei film più importanti girati da DeMille degli anni Trenta, e ultima pellicola in cui il regista utilizza (e sfrutta al meglio) il bianco e nero.
Sorta di western sui generis, dal tono drammatico e avventuroso, La via dei giganti è un'opera propagandistica realizzata con buona mano da Cecil B. DeMille, e valorizzata da un notevole ritmo. Sequenze spettacolari, sceneggiatura ben calibrata e ottime interpretazioni: la confezione è praticamente impeccabile e la struttura narrativa appassionante. Peccato soltanto per un filo di retorica capitalista di troppo, che fa spesso capolino nel corso della visione. In ogni caso, uno dei film più importanti girati da DeMille degli anni Trenta, e ultima pellicola in cui il regista utilizza (e sfrutta al meglio) il bianco e nero.