Storia del pirata francese Jean Lafitte (Fredric March) che, durante il conflitto del 1812, aiutò gli americani a combattere gli inglesi.

Come per i precedenti lavori di Cecil B. DeMille (I crociati, del 1935, e La conquista del West, del 1936) l'attendibilità storica si conferma non essere il primo interesse del celebre regista de I prevaricatori (1915): gli eventi andarono diversamente, ma (per DeMille) poco importa. L'attenzione del regista è soprattutto sulla buona riuscita visiva e sul ritmo efficace, che rende I filibustieri una pellicola godibile e divertente. L'impegno è però minimo, il regista si limita a riutilizzare schemi drammaturgici già ampiamente seguiti in passato e la sceneggiatura è un compitino svolto senza troppo impegno. March, che aveva già lavorato col regista ne Il segno della croce (1932), non risulta la scelta più azzeccata per il ruolo del carismatico protagonista Lafitte. Nel cast anche Anthony Quinn che, nel 1958, dirigerà un remake intitolato I bucanieri.
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