Willy Signori e vengo da lontano
Durata
105
Formato
Regista
Giornalista di cronaca nera, Willy Signori (Francesco Nuti) causa involontariamente la morte di uno sconosciuto in un incidente automobilistico. Venuto a conoscenza del fatto che l'uomo aveva una fidanzata incinta (Isabella Ferrari), decide di farsene carico contro il parere della compagna Alessandra (Anna Galiena): guai in vista.
Innocua commedia agrodolce diretta da Francesco Nuti, anche sceneggiatore con Ugo Chiti. Le contraddizioni del rapporto amoroso, l'assunzione di responsabilità, la paternità come attitudine naturale e non come ruolo imposto: temi ambiziosi, la cui realizzazione arranca tra stereotipi, facili moralismi e caratterizzazioni caricaturali. Nuti tenta di trovare un equilibrio tra comicità e malinconia, ma alcune cadute di gusto (il tratteggio dell'insopportabile Alessandra, con annesse e facilotte tendenze sadomaso; i siparietti con il fratello paralitico interpretato da Alessandro Haber, candidato a un David di Donatello come attore non protagonista) e un finale in odore di retorica risultano a dir poco imbarazzanti. Scialbo e noiosetto, anche se gli intenti autoriali appaiono ancora onesti; il che è già qualcosa. Musiche di Giovanni Nuti.
Innocua commedia agrodolce diretta da Francesco Nuti, anche sceneggiatore con Ugo Chiti. Le contraddizioni del rapporto amoroso, l'assunzione di responsabilità, la paternità come attitudine naturale e non come ruolo imposto: temi ambiziosi, la cui realizzazione arranca tra stereotipi, facili moralismi e caratterizzazioni caricaturali. Nuti tenta di trovare un equilibrio tra comicità e malinconia, ma alcune cadute di gusto (il tratteggio dell'insopportabile Alessandra, con annesse e facilotte tendenze sadomaso; i siparietti con il fratello paralitico interpretato da Alessandro Haber, candidato a un David di Donatello come attore non protagonista) e un finale in odore di retorica risultano a dir poco imbarazzanti. Scialbo e noiosetto, anche se gli intenti autoriali appaiono ancora onesti; il che è già qualcosa. Musiche di Giovanni Nuti.