Pressato dalla madre affinché si sposi, il giocatore di biliardo Francesco detto Cecco (Francesco Nuti) ingaggia la prostituta Sissi (Sabrina Ferilli) perché finga di essere la sua fidanzata e la presenta alla famiglia. Se ne innamorerà davvero, ma i problemi derivanti dal lavoro della ragazza non tarderanno ad arrivare.

Quattro anni dopo lo sfacelo di OcchioPinocchio (1994), Francesco Nuti torna sul grande schermo, tentando di recuperare quella vena sommessa e crepuscolare che ne fece la fortuna durante gli anni Ottanta. Al centro, ancora una volta, il gioco del biliardo, ma la crisi creativa sembra irreversibile: sceneggiatura (firmata dal regista con Mario Rellini e Malù Di Lonardo) ai minimi sindacali, battute che non fanno ridere, egocentrismo dilagante (Nuti si fa perennemente inseguire dalla macchina da presa). Non bastano i gratuiti virtuosismi stilistici e le grazie di Sabrina Ferilli, abbigliata in rosso fuoco e protagonista di un ballo scatenato: un film pietoso e desolante, che provoca più di un rimpianto per un talento ormai al tramonto. Antonio Petrocelli è Giampiero, Novello Novelli è il Maestro. Musiche di Giovanni Nuti.
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