Yoga Hosers
Yoga Hosers
Durata
88
Formato
Regista
Amiche inseparabili, le intraprendenti quindicenni Colleen McKenzie (Harley Quinn Smith) e Colleen Collette (Lily-Rose Depp) non amano molto il loro lavoro di commesse in un emporio canadese. Tra stravaganti lezioni di yoga e scalcagnate prove con una rock band, dovranno affrontare una pericolosissima minaccia scatenata da un antico demone: un'orda di minuscoli nazisti simili a bratwürst è pronto a sodomizzare il Canada!
Improponibile baracconata travestita da satira che dovrebbe solleticare l'intreresse dei cinefili, Yoga Hosers è il secondo capitolo della trilogia "True North" iniziata con Tusk (2014). Regista inspiegabilmente di culto, perlomeno nel panorama nerd, Kevin Smith si dimentica ogni forma di comicità veicolata dal buon gusto e procede senza sosta (e senza criterio, soprattutto) in una escalation di trovate che hanno il limite di non far scaturire mai una risata. Il recupero dell'estetica anni '80 e di un certo "artigianato" espressivo saturano ancora di più ogni possibile tentativo di approdare a un risultato minimamente originale. Nel delirio generale, fanno capolino qua e là alcune stoccate vincenti sull'attualità, ma di certo siamo lontani anni luce dalla sufficienza. E anche il carosello di celebrities, tra cui spicca tristemente il cacciatore Guy Lapointe interpretato da Johnny Depp, appare solamente pretestuoso. Presentato in anteprima al Sundance Film Festival.
Improponibile baracconata travestita da satira che dovrebbe solleticare l'intreresse dei cinefili, Yoga Hosers è il secondo capitolo della trilogia "True North" iniziata con Tusk (2014). Regista inspiegabilmente di culto, perlomeno nel panorama nerd, Kevin Smith si dimentica ogni forma di comicità veicolata dal buon gusto e procede senza sosta (e senza criterio, soprattutto) in una escalation di trovate che hanno il limite di non far scaturire mai una risata. Il recupero dell'estetica anni '80 e di un certo "artigianato" espressivo saturano ancora di più ogni possibile tentativo di approdare a un risultato minimamente originale. Nel delirio generale, fanno capolino qua e là alcune stoccate vincenti sull'attualità, ma di certo siamo lontani anni luce dalla sufficienza. E anche il carosello di celebrities, tra cui spicca tristemente il cacciatore Guy Lapointe interpretato da Johnny Depp, appare solamente pretestuoso. Presentato in anteprima al Sundance Film Festival.