La corrispondenza
2016
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
116 min.
Formato
Colore
Regista
Giuseppe Tornatore
Attori
Jeremy Irons
Olga Kurylenko
Simon Johns
James Warren
Shauna Macdonald
Oscar Sanders
Paolo Calabresi
Inghilterra. La giovane studentessa Amy (Olga Kurylenko), che lavora come stuntman cinematografico a tempo perso, vive da diverso tempo un appassionato rapporto con il maturo astrofisico Ed (Jeremy Irons), sposato e padre di due figli. Poco dopo il sesto anniversario del loro rapporto segreto, l'uomo fa perdere le sue tracce, continuando a manifestarsi alla ragazza attraverso lettere, messaggi di posta elettronica e video registrati sul computer...

A tre anni di distanza da La migliore offerta (2013), Giuseppe Tornatore torna dietro la macchina da presa per un ambizioso melodramma incentrato su un legame che va al di là delle leggi dello spazio e del tempo, in un approssimativo cortocircuito tra ciò che è possibile percepire con i sensi e ciò che rimanda a una dimensione altra avvolta dal mistero. Una storia d'amore che non si lascia mancare nessun passaggio obbligato (e scontato) di genere, tra passato da rimuovere, rapporti familiari traumatici, senso di colpa e lacerante perdita dei legami affettivi. Ma a convincere meno, in un affannoso susseguirsi di lacrimevoli strizzate d'occhio al sentimentalismo più bieco, è l'insistita e banalissima messa a fuoco dell'imperscrutabile disegno dell'esistenza attraverso l'onnipresente metafora del ciclo di vita delle stelle, visibili per un osservatore terrestre anche centinaia di anni dopo il loro collasso. E il discorso sulla comunicazione virtuale e i canali multimediali, mezzi per esprimere le emozioni più autentiche e per sentirsi realmente presenti, è solo uno stucchevole espediente per ancorare alla contemporaneità una love story metafisica che non dà spessore né ai personaggi né ai luoghi che fanno da cornice alla vicenda. Il mystery sfocia nella routine e il twist narrativo che fa da volano al racconto si incaglia nelle secche del ridicolo involontario, a causa di una scrittura barcollante quando non improbabile. La forza dei sentimenti avrebbe bisogno di ben altra palestra. Girato tra Edimburgo, York, Piemonte e Trentino-Alto Adige. Fotografia di Fabio Zamarion, stanche musiche di Ennio Morricone. Tornatore, autore di soggetto e sceneggiatura, ha pubblicato anche un romanzo omonimo dopo aver girato il film.
Maximal Interjector
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