Ossessione
1943
Chili
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
140 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Luchino Visconti
Attori
Massimo Girotti
Clara Calamai
Dhia Cristiani
Elio Marcuzzo
Vittorio Duse
Juan de Landa
Il giovane vagabondo Gino Costa (Massimo Girotti) si ferma in una locanda lungo il fiume Po per cercare ristoro e conosce Giovanna (Clara Calamai), che cede al fascino rude dell'uomo. I due, divenuti segretamente amanti, decidono di ordire un piano diabolico per sbarazzarsi del marito della donna, l'aggressivo proprietario della pensione.

Coraggioso esordio dietro la macchina da presa di Luchino Visconti che, segnando una profonda rottura con il cinema di regime del passato e aprendo la strada al Neorealismo italiano, si impone subito all'attenzione della critica. Sulla base del romanzo Il postino suona sempre due volte (1934) di James M.Cain, il cineasta milanese è riuscito ad elaborare con personalità i topoi abituali del genere nero: l'ineluttabile destino, l'amore tormentato e i personaggi fortemente connotati costituiscono lo scheletro che sostiene un potente sottotesto antifascista. In una bassa padana afosa e opprimente, Visconti esalta la torbida sensualità della vicenda alternando sapientemente interni claustrofobici ed esterni di taglio naturalistico. (Melo)dramma incandescente proto-noir, il film fece scandalo per la tensione erotica tra i protagonisti e l'accennata omosessualità dello “spagnolo” (Elio Marcuzzo). Il personaggio di Clara Calamai, figura femminile repressa e disperata, mossa da istinti primordiali, è da antologia del cinema. Vittima di tagli e censure, l'edizione più completa della pellicola (reperibile in dvd) dura 135 minuti.
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