Vaghe stelle dell'Orsa
Premi Principali
Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia 1965
Durata
105
Formato
Regista
Sandra (Claudia Cardinale), di ritorno alla natìa Volterra in compagnia del marito Andrew (Michael Craig), incontra la propria madre affetta da gravi problemi mentali, il fratello Gianni (Jean Sorel) con cui coltiva un rapporto morboso e il patrigno Antonio (Renzo Ricci). Dovrà così affrontare i fantasmi del passato e sfidare le proprie fragilità emotive.
Opera “minore” di Luchino Visconti, Vaghe stelle dell'Orsa è uno studio di caratteri riuscito a metà, in cui l'ambizione di indagare le ossessioni dell'universo femminile e l'implosione degli equilibri familiari devono fare i conti con una sceneggiatura (firmata da Suso Cecchi D'Amico, Enrico Medioli e lo stesso Visconti) debole e poco incisiva. Se la ricostruzione degli interni è ineccepibile (fotografia di Armando Nannuzzi, scene di Mario Garbuglia), la tensione tra i personaggi, in un contesto di dissoluzione e perdita dell'innocenza come questo, appare troppo blanda. Lo sguardo del regista, rigoroso ma meno partecipe del solito, tende a un quadro in cui l'incastro delle psicologie sfocia nella maniera. Superba Claudia Cardinale (doppiata con la sua voce), all'apice della sua splendida bellezza. Il titolo riprende l'incipit del Canto di Giacomo Leopardi Le ricordanze. Generoso Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia.
Opera “minore” di Luchino Visconti, Vaghe stelle dell'Orsa è uno studio di caratteri riuscito a metà, in cui l'ambizione di indagare le ossessioni dell'universo femminile e l'implosione degli equilibri familiari devono fare i conti con una sceneggiatura (firmata da Suso Cecchi D'Amico, Enrico Medioli e lo stesso Visconti) debole e poco incisiva. Se la ricostruzione degli interni è ineccepibile (fotografia di Armando Nannuzzi, scene di Mario Garbuglia), la tensione tra i personaggi, in un contesto di dissoluzione e perdita dell'innocenza come questo, appare troppo blanda. Lo sguardo del regista, rigoroso ma meno partecipe del solito, tende a un quadro in cui l'incastro delle psicologie sfocia nella maniera. Superba Claudia Cardinale (doppiata con la sua voce), all'apice della sua splendida bellezza. Il titolo riprende l'incipit del Canto di Giacomo Leopardi Le ricordanze. Generoso Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia.