Scugnizzi
1989
Paese
Italia
Generi
Drammatico, Musical
Durata
122 min.
Formato
Colore
Regista
Nanni Loy
Attori
Leo Gullotta
Gaetano Amato
Francesco Allocca
Pino Ammendola
Germano Bellavia
Maurizio Capone
Pino Caruso
Sara Basile
Alessandro Borghese
Christian Capone
Italo Celoro
Fortunato Assante (Leo Gullotta) è un attore teatrale con gravi problemi economici. Per risolverli, si lascia coinvolgere nell'allestimento di uno spettacolo con protagonisti i ragazzi del riformatorio di Nisida. Il suo approccio, inizialmente ostile, muta mentre impara a conoscerli: a poco a poco si affeziona a loro e sente le storie che li hanno portati fino all'arresto, così si sente in dovere di impegnarsi per la riuscita della pièce. Dopo Detenuto in attesa di giudizio (1971), Nanni Loy torna ad ambientare una storia dietro le sbarre di una casa di detenzione, stavolta per minori, concentrandosi su un'unica struttura, quella di Nisida, a Napoli. Il lungometraggio non segue una linea temporale lineare, ma è costruito su più direzioni: l'allestimento dello spettacolo da parte del protagonista, la messa in scena della pièce stessa sotto forma di musical e i racconti legati ai singoli ragazzi sul motivo del loro arresto. È dichiarata fin da subito l'influenza partenopea, sia nello stile delle canzoni dell'opera teatrale, sia nella caratterizzazione dei personaggi e della trama. Proprio qui si riscontra uno dei maggiori problemi del film: lo spunto è interessante, ma si cade troppo spesso negli stereotipi, svilendo la forza del tema, mentre lo spirito di denuncia viene diluito in una dose di falsa commozione. Si percepisce la volontà del regista di porre l'attenzione su una città su cui lo Stato dimostra di aver gettato la spugna, in cui i ragazzi crescono abbandonati a loro stessi, ma Loy non riesce a concretizzare quest'idea e preferisce lasciarsi prendere la mano da una storia poco incisiva e, alla lunga, ripetitiva.
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