L'allegra fattoria
Funny Farm
Durata
101
Formato
Regista
Un giornalista sportivo (Chevy Chase) decide di abbandonare il lavoro e New York per trasferirsi con la moglie (Madolyn Smith Osborne) in campagna, scrivere un romanzo e avere dei bambini. Il cambiamento sarà straniante e comprometterà il loro rapporto, anche a causa di invidie e gelosie.
Debole commedia sulle differenze tra campagna e città, diretta da George Roy Hill e costruita ad hoc sulle doti di Chevy Chase, uno dei comici di maggior successo anni Ottanta. La sceneggiatura, firmata da Jeffrey Boam, risulta assai deludente e giustappone una serie di gag usurate sulla difficile integrazione della coppia di newyorkesi nella vita rurale del Vermont: dall'ostilità dei vicini agli animali poco collaborativi. Quadretti pittoreschi che sono cornice allo scontro tra i coniugi dovuto alle diverse riuscite delle rispettive ambizioni letterarie. Banale il lieto fine natalizio, che segue l'unica buona idea del film: l'organizzazione di un ritratto idilliaco e kitsch sulla vita agreste per raggirare potenziali acquirenti della casa in campagna. Tratto da un romanzo di Jay Cronley. Ultimo film di Hill, stanco capitolo finale di una filmografia da tredici Oscar complessivi.
Debole commedia sulle differenze tra campagna e città, diretta da George Roy Hill e costruita ad hoc sulle doti di Chevy Chase, uno dei comici di maggior successo anni Ottanta. La sceneggiatura, firmata da Jeffrey Boam, risulta assai deludente e giustappone una serie di gag usurate sulla difficile integrazione della coppia di newyorkesi nella vita rurale del Vermont: dall'ostilità dei vicini agli animali poco collaborativi. Quadretti pittoreschi che sono cornice allo scontro tra i coniugi dovuto alle diverse riuscite delle rispettive ambizioni letterarie. Banale il lieto fine natalizio, che segue l'unica buona idea del film: l'organizzazione di un ritratto idilliaco e kitsch sulla vita agreste per raggirare potenziali acquirenti della casa in campagna. Tratto da un romanzo di Jay Cronley. Ultimo film di Hill, stanco capitolo finale di una filmografia da tredici Oscar complessivi.