Millie
Thoroughly Modern Millie
Durata
138
Formato
Regista
New York, anni Venti. Millie (Julie Andrews) è una giovane donna desiderosa di apparire moderna, ma sogna il matrimonio. Si divide così tra le attenzioni del giovane spiantato Jimmy (James Fox) e il tentativo di accalappiare il suo capo Graydon (John Gavin), facendo anche i conti con la concorrenza della nuova amica Dorothy (Mary Tyler Moore). Rischierà di essere rapita dalla sua padrona di casa (Beatrice Lillie), coinvolta nella tratta delle bianche.
Musical in pieno stile vecchia Hollywood divenuto un cult del genere, apice della carriera di Julie Andrews (tre anni dopo l'esordio fragoroso con Mary Poppins, diretto nel 1964 da Robert Stevenson, e qui mattatrice incontrastata) come regina della commedia musicale. Una fantasticheria sorridente e sfrenata, tra numeri musicali di massa in feste alla Gatsby e passi a due, in cui spicca la storica sequenza del tip tap per far salire l'ascensore. La trama è un puro pretesto, tra le schermaglie amorose e le comiche cinesi da vaudeville che ruotano intorno al rischio di essere rapite e spedite a Pechino in una scatola: a emergere sono la musica, i balli, le ambientazioni, i costumi e l'attrice protagonista in tutto il suo talento. Innocuo e travolgente, anche se decisamente prolisso. Candidato a sette premi Oscar, si aggiudicò quello alla miglior colonna sonora firmata da Elmer Bernstein. Scritto da Richard Morris; fotografia di Russell Metty.
Musical in pieno stile vecchia Hollywood divenuto un cult del genere, apice della carriera di Julie Andrews (tre anni dopo l'esordio fragoroso con Mary Poppins, diretto nel 1964 da Robert Stevenson, e qui mattatrice incontrastata) come regina della commedia musicale. Una fantasticheria sorridente e sfrenata, tra numeri musicali di massa in feste alla Gatsby e passi a due, in cui spicca la storica sequenza del tip tap per far salire l'ascensore. La trama è un puro pretesto, tra le schermaglie amorose e le comiche cinesi da vaudeville che ruotano intorno al rischio di essere rapite e spedite a Pechino in una scatola: a emergere sono la musica, i balli, le ambientazioni, i costumi e l'attrice protagonista in tutto il suo talento. Innocuo e travolgente, anche se decisamente prolisso. Candidato a sette premi Oscar, si aggiudicò quello alla miglior colonna sonora firmata da Elmer Bernstein. Scritto da Richard Morris; fotografia di Russell Metty.