La tamburina
The Little Drummer Girl
Durata
130
Formato
Regista
Un'attrice americana (Diane Keaton), che simpatizza con la causa palestinese, viene obbligata dal Mossad, i servizi israeliani, a collaborare alla cattura di un terrorista, responsabile di molti omicidi e attacchi dinamitardi in Europa. La donna si fingerà la compagna del fratello e, tra l'Austria, la Grecia e il Libano, riuscirà suo malgrado a compiere la missione.
Spy story anni Ottanta adattata da un romanzo, fresco di stampa, del maestro indiscusso del genere thriller-spionistico, John le Carré. Una protagonista controversa, il gioco di ombre e di identità sovrapposte tipico del genere, il terrorismo internazionale che, in tempi ben precedenti all'era Al-Qaeda, almeno nella rappresentazione hollywoodiana dominava indiscusso il contesto palestinese con il tutt'altro che virginale Mossad a far la parte del leone: sono le tematiche di una pellicola che mette troppa carne al fuoco e fatica a rendere equilibrato il tutto. Per forza di cose semplificatorio, il film non riesce a coinvolgere né sul piano della resa spettacolare (ben poco carico di azione ad alta tensione), né su quello della costruzione dei caratteri, con la Keaton che passa senza soluzione di continuità dalle tirate da pasionaria alle lenzuola di spie e bombaroli, dai palchi ai campi d'addestramento libanesi. Il tutto reso senza mai un adeguato approfondimento. Trascurabile. Sceneggiatura di Loring Mandel.
Spy story anni Ottanta adattata da un romanzo, fresco di stampa, del maestro indiscusso del genere thriller-spionistico, John le Carré. Una protagonista controversa, il gioco di ombre e di identità sovrapposte tipico del genere, il terrorismo internazionale che, in tempi ben precedenti all'era Al-Qaeda, almeno nella rappresentazione hollywoodiana dominava indiscusso il contesto palestinese con il tutt'altro che virginale Mossad a far la parte del leone: sono le tematiche di una pellicola che mette troppa carne al fuoco e fatica a rendere equilibrato il tutto. Per forza di cose semplificatorio, il film non riesce a coinvolgere né sul piano della resa spettacolare (ben poco carico di azione ad alta tensione), né su quello della costruzione dei caratteri, con la Keaton che passa senza soluzione di continuità dalle tirate da pasionaria alle lenzuola di spie e bombaroli, dai palchi ai campi d'addestramento libanesi. Il tutto reso senza mai un adeguato approfondimento. Trascurabile. Sceneggiatura di Loring Mandel.