Il signore degli anelli – Il ritorno del re
The Lord of the Rings: The Return of the King
Premi Principali
Oscar alla miglior regia 2004
Oscar alla miglior sceneggiatura non originale 2004
Golden Globe alla miglior regia 2004
Durata
201
Formato
Regista
Frodo (Elijah Wood) è sempre più vicino a Mordor, dove potrà concludere tutti i conflitti buttando l'Unico Anello nella lava del Monte Fato, ma il suo percorso è ostacolato da Gollum (Andy Serkis). Nel frattempo, sta per verificarsi la battaglia definitiva tra l'esercito di orchi di Sauron e le armate comandate da Gandalf (Ian McKellen) e Aragorn (Viggo Mortensen) per la salvezza della Terra di Mezzo.
Record d'incassi, di riconoscimenti, di successo: il terzo e conclusivo capitolo della trilogia diretta da Peter Jackson ispirata a Il signore degli anelli di John Ronald Reuel Tolkien segna il cristallizzarsi definitivo, nella sua forma più maestosa, della nuova epica del cinema fantasy, con musiche imponenti, effetti speciali spettacolari e un montaggio che spesso dona la giusta (ed esagerata) enfasi alle scene d'azione, alle sequenze drammatiche, allo sviluppo psicologico dei personaggi. Titanico, debordante, con una post-produzione durata più di due anni e un budget stimato di 94 milioni di dollari, l'epilogo della saga riesce a impressionare nelle sua veste di blockbuster monstre che non rifiuta un'evidente ambizione nell'approfondire il confine tra Bene e Male, inglobando e sviluppando ulteriormente i due lungometraggi precedenti. L'apice dell'intera trilogia è forse il montaggio alternato, nella prima parte del film, in cui Pipino (Billy Boyd) canta un commovente brano tradizionale per Denethor (John Noble) mentre, da tutt'altra parte, i soldati di Faramir (David Wenham) vengono sbaragliati dai Nazgûl. Mastodontica extended version di 251 minuti. 11 Oscar (tra cui film e regia) su altrettante nomination.