Una bella grinta
Durata
100
Formato
Regista
Ettore Zambrini (Renato Salvatori) è un arrampicatore sociale privo di scrupoli e disposto a tutto pur di fare carriera. I creditori gli sono alle calcagna e la moglie (Norma Benguell) lo tradisce: tutto per lui sembra perduto ma, con l'ingegno, saprà come sopravvivere e vendicarsi.
Intenso ritratto di un furbacchione che sa sempre come cavarsela nell'Italia del boom. Salvatori è bravo in un ruolo non facile e Montaldo lo asseconda giocando coi registri (dal drammatico al giallo) e dosando i tanti ingredienti al punto giusto. Non manca qualche passaggio scontato e un po' grossolano, ma la confezione è solida e lo stile registico secco ed essenziale al punto giusto. In fondo, è anche un film capace di far riflettere ancora oggi su un determinato momento storico. Da riscoprire. Premio speciale della giuria al Festival di Berlino.
Intenso ritratto di un furbacchione che sa sempre come cavarsela nell'Italia del boom. Salvatori è bravo in un ruolo non facile e Montaldo lo asseconda giocando coi registri (dal drammatico al giallo) e dosando i tanti ingredienti al punto giusto. Non manca qualche passaggio scontato e un po' grossolano, ma la confezione è solida e lo stile registico secco ed essenziale al punto giusto. In fondo, è anche un film capace di far riflettere ancora oggi su un determinato momento storico. Da riscoprire. Premio speciale della giuria al Festival di Berlino.