Delitto quasi perfetto
Durata
108
Formato
Regista
Paolo (Philippe Leroy) è un giornalista di ritorno a Roma. Durante il viaggio conosce Annie (Pamela Tiffin), una ricca ereditiera diretta nella capitale per incontrare uno zio (Bernard Blier) con il quale si recherà a Beirut per incassare cinque milioni. Incuriosito dalla storia, Paolo la segue, ma poi Annie scompare misteriosamente nel nulla.
Terzultimo film della carriera prolifica di Mario Camerini che sceglie di tornare a dirigere una commedia tinta di giallo dopo la buona riuscita di Crimen (1960). Il risultato purtroppo non è all'altezza del precedente, anzi, nel complesso Delitto quasi perfetto è un titolo (quasi) del tutto da dimenticare. Il regista narra la vicenda con brio ma non riesce mai ad andare oltre a quanto già scritto in fase di sceneggiatura (che tra l'altro non può vantare una stesura impeccabile e omogenea), rischiando di annoiare lo spettatore. Troppo statica, soprattutto, la parte centrale. Il consueto stile garbato di Camerini stavolta non riesce a nobilitare una pellicola fiacca e risaputa.
Terzultimo film della carriera prolifica di Mario Camerini che sceglie di tornare a dirigere una commedia tinta di giallo dopo la buona riuscita di Crimen (1960). Il risultato purtroppo non è all'altezza del precedente, anzi, nel complesso Delitto quasi perfetto è un titolo (quasi) del tutto da dimenticare. Il regista narra la vicenda con brio ma non riesce mai ad andare oltre a quanto già scritto in fase di sceneggiatura (che tra l'altro non può vantare una stesura impeccabile e omogenea), rischiando di annoiare lo spettatore. Troppo statica, soprattutto, la parte centrale. Il consueto stile garbato di Camerini stavolta non riesce a nobilitare una pellicola fiacca e risaputa.