Cannibal love – Mangiata viva

Il Dr. Shane Brown (Vincent Gallo) si reca in viaggio di nozze a Parigi con la moglie June (Tricia Vessey), ma il suo vero obiettivo è incontrare Léo (Alex Descas), ricercatore bandito dalla comunità scientifica a causa dei suoi pericolosi esperimenti sulla mente umana. Proprio a causa sua, infatti, Shane ha sviluppato una strana forma di tentazione cannibale che insorge ogni volta che ha rapporti sessuali.



La cineasta francese Claire Denis (una carriera, prima di esordire alla regia, come assistente di nomi del calibro di Jim Jarmusch, Jacques Rivette, Costa-Gavras e Wim Wenders), raggiunge con Cannibal Love uno degli apici della sua poetica non temendo di accostare sequenze di violenza estrema (seppur soltanto suggerita) a una forma estremamente elegante e delicata, che va a creare un'affascinante storia di amore sacrificale. Il pudore con cui la regista si accosta al dramma del protagonista e la purezza delle inquadrature ammaliano e magnetizzano, immergendo lo sguardo in un mondo sanguinante e dolente. Straordinaria colonna sonora dei Tindersticks e particolarmente commovente il brano che dà il titolo originale al film, Trouble Every Day. Un poetico e toccante poema del dolore che non può lasciare indifferenti. Efficacissimi gli interpreti: un tormentato Vincent Gallo che non ha paura di mostrare le debolezze più disgustose e disarmanti, a cui tiene testa l'intensa Béatrice Dalle, più inquietante che mai.