
Coffee and Cigarettes
Coffee and Cigarettes
Durata
95
Formato
Regista
Undici brevi episodi in cui i personaggi discutono tra loro fumando e bevendo caffè, sostituito dal tè nel nono e decimo episodio.
Undici episodi che Jim Jarmusch ha cominciato a girare negli anni Ottanta, riuniti in unico film. Al di là della struttura episodica e chiaramente frammentaria, Coffee and Cigarettes nasconde, dietro la facciata tutta all'insegna della leggerezza e dell'umorismo caustico, una precisa coerenza filosofica, una visione del mondo esattamente a metà tra il nichilismo provinciale e una risata che è sempre un po' più amara e un po' meno gratuita delle apparenze. Tale sentimento di fondo, così forte da unire sotto la stessa egidia anche le situazioni più varie, determina una coesione ammirevole e a tratti irresistibile, che sa come farsi amare dallo spettatore, nonostante si tratti di un film che non pare voler mettere in campo nulla se non un tavolo, due chiacchiere e il binomio vizioso per eccellenza. La condizione dei personaggi, imprigionati in questo limbo uniforme, è altrettanto interessante, in quanto da brillante diventa dolorosa, avvicinandosi piano piano al cuore nero della condizione umana. Sorprende Cate Blanchett, che si fa in due interpretando se stessa e una sua ipotetica cugina. Ma con lei sorprendono un po' tutti gli attori, sempre nel ruolo di loro stessi, e che spaziano tra il mondo del cinema e quello della musica: da Bill Murray a Tom Waits, passando per Roberto Benigni e arrivando a RZA e GZA, due rapper del Wu-Tang Clan. Tutti amici e collaboratori di Jim Jarmusch, che hanno contribuito a rendere grandi pellicole come Daunbailò (1986), Dead Man (1995) e Ghost Dog – Il codice del samurai (1999).