
Amori miei
Durata
100
Formato
Regista
Insoddisfatta del proprio matrimonio con Marco (Johnny Dorelli), perennemente immerso nel lavoro, Anna Lisa (Monica Vitti) sposa anche il professor Antonio Bianchi (Enrico Maria Salerno), soddisfando così il suo desiderio di elargire affetto. I guai iniziano quando i due uomini, ignari dell'amore che hanno in comune, diventano amici.
La crisi coniugale affrontata da un inedito punto di vista femminile, in cui si evidenziano le diverse prospettive (ed esigenze) di moglie e marito in un'epoca di rinnovamento sociale, quando l'emancipazione della donna rendeva per la prima volta sfumati i confini tra sesso forte e sesso debole. L'incomunicabilità come deriva naturale del matrimonio svilito dalla routine quotidiana è trattata con ironia e spensieratezza, attraverso un gioco degli equivoci divertente ma ben poco ispirato, seguendo il principio secondo cui «Le donne sono fatte per essere sposate, mentre gli uomini sono fatti per rimanere scapoli». Il ménage à trois da commediola all'italiana è reso gradevole da una pimpante Monica Vitti, alla quale la sceneggiatura di Jaja Fiastri (tratta dal suo omonimo lavoro teatrale del 1976 musicato da Bruno Canfora e rappresentato ad Ornella Vanoni, Duilio Del Prete e Gianrico Tedeschi) riserva le battute più spiritose. La noia incombe. Edwige Fenech, in epoca di commedie sexy, appare dieci minuti e, per metà del tempo, mostra il proprio corpo senza veli. Belle musiche di Armando Trovajoli.
La crisi coniugale affrontata da un inedito punto di vista femminile, in cui si evidenziano le diverse prospettive (ed esigenze) di moglie e marito in un'epoca di rinnovamento sociale, quando l'emancipazione della donna rendeva per la prima volta sfumati i confini tra sesso forte e sesso debole. L'incomunicabilità come deriva naturale del matrimonio svilito dalla routine quotidiana è trattata con ironia e spensieratezza, attraverso un gioco degli equivoci divertente ma ben poco ispirato, seguendo il principio secondo cui «Le donne sono fatte per essere sposate, mentre gli uomini sono fatti per rimanere scapoli». Il ménage à trois da commediola all'italiana è reso gradevole da una pimpante Monica Vitti, alla quale la sceneggiatura di Jaja Fiastri (tratta dal suo omonimo lavoro teatrale del 1976 musicato da Bruno Canfora e rappresentato ad Ornella Vanoni, Duilio Del Prete e Gianrico Tedeschi) riserva le battute più spiritose. La noia incombe. Edwige Fenech, in epoca di commedie sexy, appare dieci minuti e, per metà del tempo, mostra il proprio corpo senza veli. Belle musiche di Armando Trovajoli.