Telefoni bianchi
Durata
120
Formato
Regista
Marcella Valmarin (Agostina Belli) è una giovane cameriera che sogna di far carriera nel mondo del cinema. Smaliziata quanto basta, la ragazza passerà da un amore all'altro nel tentativo di raggiungere la fama.
In piena vena nostalgica, Dino Risi dirige una commedia che, partendo dalla scalata al successo di una ragazza di provincia, rivisita la storia italiana attraversando il fascismo e la guerra. Purtroppo, però, la pellicola subisce degli incredibili cambi di tono, dal farsesco al dramma, costretta a barcamenarsi nel tentativo di omaggiare il cinema dei telefoni bianchi e di raccontare i peggiori drammi del paese. Il salto dal Pozzetto fascista al Tognazzi misericordioso è troppo grande, persino per un regista esperto come Risi. Se si aggiunge il penoso tocco romantico/sexy dato dall'attrice protagonista, l'operazione naufraga miseramente nonostante la presenza di un Gassman abbastanza in forma.
In piena vena nostalgica, Dino Risi dirige una commedia che, partendo dalla scalata al successo di una ragazza di provincia, rivisita la storia italiana attraversando il fascismo e la guerra. Purtroppo, però, la pellicola subisce degli incredibili cambi di tono, dal farsesco al dramma, costretta a barcamenarsi nel tentativo di omaggiare il cinema dei telefoni bianchi e di raccontare i peggiori drammi del paese. Il salto dal Pozzetto fascista al Tognazzi misericordioso è troppo grande, persino per un regista esperto come Risi. Se si aggiunge il penoso tocco romantico/sexy dato dall'attrice protagonista, l'operazione naufraga miseramente nonostante la presenza di un Gassman abbastanza in forma.