Donne verso l'ignoto
Westward the Women
Durata
118
Formato
Regista
In una vallata californiana vive una comunità di coloni composta unicamente da uomini. Roy (John McIntire), dunque, viene incaricato di andare a Chicago alla ricerca di un nutrito gruppo di fanciulle disposte a rapportarsi con la faticosa vita del West.
Ritornando sul genere western dopo Cielo giallo (1948), William A. Wellman firma un altro film pregevole, sia per le scelte stilistiche, sia per il coraggio narrativo: Donne verso l'ignoto, infatti, rispetta i canoni del genere ma si avventura, allo stesso tempo, in un campo nuovo e rischioso. Wellman racconta la storia di un gruppo di donne ergendole a protagoniste e sfidando il gusto popolare più incline a duelli, sparatorie e cowboy. Pur esponendosi in favore di un'emancipazione femminile abbastanza dichiarata (soprattutto nella sequenza finale), il film mantiene ugualmente gli stilemi del western classico e si rivolge a un target sia femminile che maschile: riuscendo a mescolare queste due componenti, Wellman vince a pieni voti la sfida, veicolando un messaggio rivoluzionario attraverso un genere tra i più classici e conservatori. Il tocco potente e mascolino tipico del regista viene qui addolcito con più grazia e raffinatezza, e il risultato è notevolissimo, anticonvenzionale, potente. Un film da riscoprire.
Ritornando sul genere western dopo Cielo giallo (1948), William A. Wellman firma un altro film pregevole, sia per le scelte stilistiche, sia per il coraggio narrativo: Donne verso l'ignoto, infatti, rispetta i canoni del genere ma si avventura, allo stesso tempo, in un campo nuovo e rischioso. Wellman racconta la storia di un gruppo di donne ergendole a protagoniste e sfidando il gusto popolare più incline a duelli, sparatorie e cowboy. Pur esponendosi in favore di un'emancipazione femminile abbastanza dichiarata (soprattutto nella sequenza finale), il film mantiene ugualmente gli stilemi del western classico e si rivolge a un target sia femminile che maschile: riuscendo a mescolare queste due componenti, Wellman vince a pieni voti la sfida, veicolando un messaggio rivoluzionario attraverso un genere tra i più classici e conservatori. Il tocco potente e mascolino tipico del regista viene qui addolcito con più grazia e raffinatezza, e il risultato è notevolissimo, anticonvenzionale, potente. Un film da riscoprire.