
L'esercito delle 12 scimmie
Twelve Monkeys
Premi Principali

Golden Globe al miglior attore non protagonista 1996
Durata
129
Formato
Regista
2035. L'umanità si è praticamente estinta dopo la diffusione di un misterioso virus nel 1996. I pochi terresti sopravvissuti, ridotti a vivere sottoterra, decidono così di mandare indietro nel tempo un detenuto (Bruce Willlis), affinché scopra chi fu il responsabile dell'epidemia. La pista più sicura sembra quella delle "12 Scimmie", un gruppo animalista che rivendicò la fine del genere umano.
Ispirato al celebre cortometraggio sperimentale La jetée (1963) di Chris Marker, il secondo film “hollywoodiano” di Terry Gilliam (dopo La leggenda del re pescatore, del 1991) rappresenta una delle vette della sua seconda vita artistica: abbandonati gli eccessi degli anni '80, il regista naturalizzato britannico ha evoluto il suo stile verso atmosfere meno surrealiste e più cupe, seppur sempre personali e facilmente riconoscibili. Angosciante esempio di fantascienza filosofica e perfetta incarnazione delle paranoie da “pre-Millennium Bug”, L'esercito delle 12 scimmie rappresenta uno dei più interessanti esempi di cinema mainstream di fine Novecento, tra bisogno di intrattenimento e ampie concessioni alla poetica del regista. Suggestivo dal primo all'ultimo minuto, è un lungometraggio estremamente affascinante, godibile e profondo al tempo stesso, in cui ogni sequenza è messa al posto giusto per dare vita a un compiuto disegno d'insieme. Memorabile la colonna sonora, in cui il tema principale è basato sul tango Suite Punta del Este del compositore argentino Astor Piazzolla. Ottime performance (tra le migliori in carriera) di Bruce Willis e Brad Pitt.
Ispirato al celebre cortometraggio sperimentale La jetée (1963) di Chris Marker, il secondo film “hollywoodiano” di Terry Gilliam (dopo La leggenda del re pescatore, del 1991) rappresenta una delle vette della sua seconda vita artistica: abbandonati gli eccessi degli anni '80, il regista naturalizzato britannico ha evoluto il suo stile verso atmosfere meno surrealiste e più cupe, seppur sempre personali e facilmente riconoscibili. Angosciante esempio di fantascienza filosofica e perfetta incarnazione delle paranoie da “pre-Millennium Bug”, L'esercito delle 12 scimmie rappresenta uno dei più interessanti esempi di cinema mainstream di fine Novecento, tra bisogno di intrattenimento e ampie concessioni alla poetica del regista. Suggestivo dal primo all'ultimo minuto, è un lungometraggio estremamente affascinante, godibile e profondo al tempo stesso, in cui ogni sequenza è messa al posto giusto per dare vita a un compiuto disegno d'insieme. Memorabile la colonna sonora, in cui il tema principale è basato sul tango Suite Punta del Este del compositore argentino Astor Piazzolla. Ottime performance (tra le migliori in carriera) di Bruce Willis e Brad Pitt.