Un regista (Adam Driver) torna nei luoghi dove dieci anni prima aveva realizzato il suo primo film, intitolato The Man Who Killed Don Quixote. Ora sta lavorando a un nuovo progetto, ma il protagonista del suo vecchio film (Jonathan Pryce) si è convinto di essere realmente Don Chisciotte e lo scambia per Sancho Panza.

Era il 1998 quando Terry Gilliam avviò la produzione di questo progetto, che avrebbe avuto come protagonisti Jean Rochefort e Johnny Depp. Come efficacemente raccontato nel bel documentario Lost in La Mancha (2002), la lavorazione fu costantemente travagliata, il progetto fallì e soltanto vent’anni dopo Gilliam è riuscito finalmente a dare alla luce questo curioso lungometraggio. Non si sa quanto del “vecchio film” sia effettivamente rimasto in questa pellicola che, non a caso, parla di un film del passato con protagonista un regista tormentato da problemi sul set. È quasi commovente con quanta forza e passione Gilliam abbia portato avanti questo lavoro e nel film si sente quanto amore ci sia per il cinema, per le sue dinamiche più artigianali e per il potere che ha l’immaginazione. La sincerità dietro al progetto è evidente, anche se L'uomo che uccise Don Chisciotte è indubbiamente un lungometraggio confuso e che gira spesso a vuoto, caotico nella parte centrale e vittima di qualche grossolanità di troppo in fase di sceneggiatura. Al di là degli evidenti difetti, però, si respira un genuino attaccamento dell’autore alla sua opera e non mancano gli spunti visionari, soprattutto nelle prime battute, oltre ad alcuni godibili giochi di passaggio tra la realtà e la finzione. La storia (e anche quella del cinema) è fatta anche di personaggi un po’ goffi e a volte strampalati, ma dal grande cuore e coraggio. Ce lo ricorda Don Chisciotte e ce lo ricorda Terry Gilliam, da sempre un outsider che ha creduto nelle sue idee, dando vita a grandissimi film, anche a costo di venire deriso, di sbagliare per aver puntato troppo in alto, o di scambiare dei mulini a vento per dei giganti. E non è nuovamente un caso che Gilliam abbia scelto l’ottimo Jonathan Pryce per interpretare il (suo) Don Chisciotte, un attore che conosce molto bene e che è stato protagonista di quello che rimane il suo lungometraggio più importante: Brazil (1985).
Lascia un tuo commento

Dello stesso regista

Potrebbero interessarti anche

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica