I favoriti della luna
Les favoris de la lune
Durata
101
Formato
Regista
Due antichi oggetti passano di mano in mano nella Parigi degli anni Ottanta: un servizio di porcellane settecentesco e un quadro dell'Ottocento. Acquistati, rubati, regalati e maltrattati, sono al centro di una serie di vicende che finiscono per intrecciarsi e coinvolgono diversi personaggi: coppie borghesi fedifraghe, prostitute, cantanti punk, anarchici, ladri, venditori d'armi, netturbini e poliziotti.
Leggerissimo, ironico, pervaso da un pessimismo umanista e da una felicità narrativa preziosa, I favoriti della luna è un piccolo spaccato di vita parigina sottilmente paradossale, una piccola odissea corale tra l'alta borghesia e il sottobosco malavitoso. Iosseliani fa un passo indietro, descrive e non giudica, rifugge l'identificazione con i personaggi e spinge lo spettatore a fare la stessa operazione: non ci sono quasi primi piani, i personaggi vengono seguiti a distanza, la macchina da presa li scorge e accompagna per un breve tratto, poi scivola via con naturalezza. Pur lasciando l'Unione Sovietica, il regista georgiano non abbandona la sua predilezione per personaggi ai margini della morale dominante, e riserva a ladri, prostitute e vecchi anarchici il suo occhio più partecipe e affezionato. Gran premio speciale della giuria e Premio OCIC alla Mostra del Cinema di Venezia. Esordio di un giovanissimo Mathieu Amalric nella parte di un ladro d'appartamento.
Leggerissimo, ironico, pervaso da un pessimismo umanista e da una felicità narrativa preziosa, I favoriti della luna è un piccolo spaccato di vita parigina sottilmente paradossale, una piccola odissea corale tra l'alta borghesia e il sottobosco malavitoso. Iosseliani fa un passo indietro, descrive e non giudica, rifugge l'identificazione con i personaggi e spinge lo spettatore a fare la stessa operazione: non ci sono quasi primi piani, i personaggi vengono seguiti a distanza, la macchina da presa li scorge e accompagna per un breve tratto, poi scivola via con naturalezza. Pur lasciando l'Unione Sovietica, il regista georgiano non abbandona la sua predilezione per personaggi ai margini della morale dominante, e riserva a ladri, prostitute e vecchi anarchici il suo occhio più partecipe e affezionato. Gran premio speciale della giuria e Premio OCIC alla Mostra del Cinema di Venezia. Esordio di un giovanissimo Mathieu Amalric nella parte di un ladro d'appartamento.