La femme publique
La femme publique
Durata
113
Formato
Regista
Ethel (Valérie Kaprisky), giovane attrice con poche esperienze alle spalle, è invitata a interpretare un ruolo in un adattamento cinematografico de I demoni (1873) di Dostoevskij, ma la pressione causata dal regista Lucas (Francis Huster) e la confusione nella sua vita la portano a perdere la concezione della linea che separa la finzione dalla realtà.
Attingendo a piene mani da Dostoevskij, anche in maniera sin troppo esplicita, Andrzej Żuławski non abbandona completamente l'autobiografia horror di Possession (1981) e si addentra in un altro film incentrato su una figura che non può che ricordarlo: un regista, forse, a lui direttamente ispirato. Come in quasi tutte le sue pellicole, anche in questo caso gli eccessi stilistici finiscono per farla da padrone e, spesso, la messinscena risulta sopra la righe. È un film che vive di sprazzi, sì suggestivi ma piuttosto rari e incapaci di dare coerenza all'insieme. Rimane, in ogni caso, una pellicola pregna di un fascino tutto suo, sinistra e sfuggente, ma incapace di convincere fino in fondo.
Attingendo a piene mani da Dostoevskij, anche in maniera sin troppo esplicita, Andrzej Żuławski non abbandona completamente l'autobiografia horror di Possession (1981) e si addentra in un altro film incentrato su una figura che non può che ricordarlo: un regista, forse, a lui direttamente ispirato. Come in quasi tutte le sue pellicole, anche in questo caso gli eccessi stilistici finiscono per farla da padrone e, spesso, la messinscena risulta sopra la righe. È un film che vive di sprazzi, sì suggestivi ma piuttosto rari e incapaci di dare coerenza all'insieme. Rimane, in ogni caso, una pellicola pregna di un fascino tutto suo, sinistra e sfuggente, ma incapace di convincere fino in fondo.