La sciamana
Szamanka
Durata
110
Formato
Regista
A Varsavia, una studentessa innominata detta l'Italiana (Iwona Petry) inizia una violenta e libera storia d'amore con un professore di antropologia, Michał (Bogusław Linda), il quale trova con un suo studente (Paweł Deląg) il cadavere perfettamente conservato di uno sciamano morto due millenni prima. Tra sesso passionale e deliranti ricerche in laboratorio, la vita di Michał è sempre più sulla strada della crisi spirituale.
Il regista polacco Andrzej Żuławski è noto per i suoi film arditamente schizofrenici, deliri mentali di sesso, violenza, allucinazioni e doppi. La sciamana è da questo punto di vista uno dei suoi lavori più estremi e polemici, una critica continua alle istituzionalizzazioni cattoliche e alla concezione universale di ciò che è morale. Esteticamente ed eticamente, però, non spinge mai in avanti il percorso dell'autore: si limita a essere un esercizio di riaffermazione, il compitino pretestuoso di un regista che non ha più nulla da dire, se non riproporre la sua stantìa poetica che, negli anni '90 (sigh!), non scandalizza più nessuno.
Il regista polacco Andrzej Żuławski è noto per i suoi film arditamente schizofrenici, deliri mentali di sesso, violenza, allucinazioni e doppi. La sciamana è da questo punto di vista uno dei suoi lavori più estremi e polemici, una critica continua alle istituzionalizzazioni cattoliche e alla concezione universale di ciò che è morale. Esteticamente ed eticamente, però, non spinge mai in avanti il percorso dell'autore: si limita a essere un esercizio di riaffermazione, il compitino pretestuoso di un regista che non ha più nulla da dire, se non riproporre la sua stantìa poetica che, negli anni '90 (sigh!), non scandalizza più nessuno.