
Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato
The Hobbit: An Unexpected Journey
Durata
169
Formato
Regista
Attori
Martin Freeman Ian McKellen Richard Armitage Ken Stott Graham McTavish Aidan Turner Dean O'Gorman Mark Hadlow Jed Brophy Adam Brown John Cullen Peter Hambleton James Nesbitt William Kircher Stephen Hunter Manu Bennett Andy Serkis Sylvester McCoy Benedict Cumberbatch Christopher Lee Hugo Weaving Cate Blanchett Barry Humphries Ian Holm Elijah Wood Lee Pace
Il giovane hobbit Bilbo Baggins (Martin Freeman) viene invitato dallo stregone Gandalf (Ian McKellen) a partecipare a un'avventura insieme a un gruppetto di nani per riconquistare il regno degli avi di uno di questi, il nobile Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage), e sconfiggere il drago Smaug. Nel frattempo, da segnalare il ritorno del tremendo Sauron mentre l'Unico Anello sta per sfuggire dalle mani di Gollum (Andy Serkis).
Dopo l'abbandono del progetto da parte di Guillermo Del Toro, Peter Jackson, forte del successo planetario della sua trilogia de Il signore degli anelli, ha deciso di tradurre egli stesso in tre lunghi film il precedente romanzo tolkieniano ambientato nel mondo di Arda e dedicato alle avventure del giovane Bilbo Baggins. Operazione molto rischiosa: il primo capitolo della trilogia traduce in immagini il desiderio di Jackson di riportare in vita la Terra di Mezzo del trittico precedente e scenograficamente, il film, è vicinissimo (se non superiore) agli alti standard de Il signore degli anelli – Il ritorno del re (2003), anche grazie agli avanzamenti negli effetti speciali e all'introduzione del 3D, ma sono molteplici i tempi morti o le scene (soprattutto quelle comiche) in cui la prolissità la fa da padrona. Anche a causa dell'esigua fonte letteraria di partenza. Tuttavia, la pellicola rimane godibile e restituisce bene lo spirito del libro, con il grande pregio di non prendersi troppo sul serio: le sequenze di raccordo sono spesso simili a siparietti infantili da cartone animato, e le scene più movimentate riprendono una pomposa enfasi che strizza l'occhio a un pubblico imberbe. Tre nomination ai premi Oscar (scenografia, effetti speciali e trucco).
Dopo l'abbandono del progetto da parte di Guillermo Del Toro, Peter Jackson, forte del successo planetario della sua trilogia de Il signore degli anelli, ha deciso di tradurre egli stesso in tre lunghi film il precedente romanzo tolkieniano ambientato nel mondo di Arda e dedicato alle avventure del giovane Bilbo Baggins. Operazione molto rischiosa: il primo capitolo della trilogia traduce in immagini il desiderio di Jackson di riportare in vita la Terra di Mezzo del trittico precedente e scenograficamente, il film, è vicinissimo (se non superiore) agli alti standard de Il signore degli anelli – Il ritorno del re (2003), anche grazie agli avanzamenti negli effetti speciali e all'introduzione del 3D, ma sono molteplici i tempi morti o le scene (soprattutto quelle comiche) in cui la prolissità la fa da padrona. Anche a causa dell'esigua fonte letteraria di partenza. Tuttavia, la pellicola rimane godibile e restituisce bene lo spirito del libro, con il grande pregio di non prendersi troppo sul serio: le sequenze di raccordo sono spesso simili a siparietti infantili da cartone animato, e le scene più movimentate riprendono una pomposa enfasi che strizza l'occhio a un pubblico imberbe. Tre nomination ai premi Oscar (scenografia, effetti speciali e trucco).