Splatters – Gli schizzacervelli
Braindead
Durata
104
Formato
Regista
Anni '60. Vera (Elizabeth Moody), morsa da una scimmia-ratto che la trasforma in uno zombie, comincia a diffondere il contagio in Nuova Zelanda. Suo figlio Lionel (Timothy Balme) e Paquita (Diane Penalver), di cui è innamorato, affrontano la massa di infetti che invadono il Paese.
Considerato uno tra i film più sanguinolenti di ogni tempo, il terzo lungometraggio di Peter Jackson è forse l'apice del suo bad taste, il cattivo gusto che dava il titolo alla sua opera d'esordio, per come la follia demenziale ma funerea della sua crescente violenza, più divertente che macabra, è al massimo per eccessi visivi e delirio narrativo. Dissacrante e gratuita come nessun altra opera del regista neozelandese, la pellicola è stato rivalutata in positivo dalla critica sulla scia del successo della "trilogia dell'anello", tanto da essere considerata sì una baracconata, ma in perfetto equilibrio tra commedia e violenza. Migliore come orgia pacchiana più che come horror a basso budget, è comunque un apprezzabile concentrato di ingenuità che ben delinea i temi e i toni del primo cinema di Jackson.
Considerato uno tra i film più sanguinolenti di ogni tempo, il terzo lungometraggio di Peter Jackson è forse l'apice del suo bad taste, il cattivo gusto che dava il titolo alla sua opera d'esordio, per come la follia demenziale ma funerea della sua crescente violenza, più divertente che macabra, è al massimo per eccessi visivi e delirio narrativo. Dissacrante e gratuita come nessun altra opera del regista neozelandese, la pellicola è stato rivalutata in positivo dalla critica sulla scia del successo della "trilogia dell'anello", tanto da essere considerata sì una baracconata, ma in perfetto equilibrio tra commedia e violenza. Migliore come orgia pacchiana più che come horror a basso budget, è comunque un apprezzabile concentrato di ingenuità che ben delinea i temi e i toni del primo cinema di Jackson.