Io, Chiara e lo Scuro
Durata
103
Formato
Regista
Portiere in un albergo e grande giocatore di biliardo, il toscano Francesco Piccioli (Francesco Nuti) trova un degno avversario nell'imbattibile Scuro (Marcello Lotti). La rivalità si trasforma in ossessione e il giovane inizia ad accumulare debiti di gioco: l'amore di Chiara (Giuliana De Sio), sassofonista e vicina di casa, lo salverà.
Seconda collaborazione tra Maurizio Ponzi e Francesco Nuti, anche sceneggiatori con Enrico Oldoini e Franco Ferrini, che danno vita a una commedia sentimentale permeata di umorismo leggero e quasi sognante. Rivalità sportiva, iter di formazione, dialoghi in odore di nonsense: elementi equilibrati per una comicità perennemente in sottrazione, in cui siparietti elementari (i duetti tra il protagonista e il collega portiere, interpretato da Renato Cecchetto) si alternano a momenti malinconici e tensivi (le continue partite tra Francesco e lo Scuro, in un climax destinato a esplodere nello scontro finale). Il risultato è godibile, ma fondamentalmente inconsistente, esaltato e al tempo limitato dalla mimica del protagonista, minato da uno sviluppo lento e monocorde: oltre alla verve attoriale, poche altre sorprese. Antonio Petrocelli è Mancino, Novello Novelli è Merlo; Marcello Lotti è stato nove volte campione italiano e tre volte vincitore della Coppa dei Campioni di biliardo a stecca. Musiche dei Barluna, con assoli di sax eseguiti da Gianni Oddi. Vincitore di due David di Donatello e due Nastri d'argento (a Nuti e alla De Sio).
Seconda collaborazione tra Maurizio Ponzi e Francesco Nuti, anche sceneggiatori con Enrico Oldoini e Franco Ferrini, che danno vita a una commedia sentimentale permeata di umorismo leggero e quasi sognante. Rivalità sportiva, iter di formazione, dialoghi in odore di nonsense: elementi equilibrati per una comicità perennemente in sottrazione, in cui siparietti elementari (i duetti tra il protagonista e il collega portiere, interpretato da Renato Cecchetto) si alternano a momenti malinconici e tensivi (le continue partite tra Francesco e lo Scuro, in un climax destinato a esplodere nello scontro finale). Il risultato è godibile, ma fondamentalmente inconsistente, esaltato e al tempo limitato dalla mimica del protagonista, minato da uno sviluppo lento e monocorde: oltre alla verve attoriale, poche altre sorprese. Antonio Petrocelli è Mancino, Novello Novelli è Merlo; Marcello Lotti è stato nove volte campione italiano e tre volte vincitore della Coppa dei Campioni di biliardo a stecca. Musiche dei Barluna, con assoli di sax eseguiti da Gianni Oddi. Vincitore di due David di Donatello e due Nastri d'argento (a Nuti e alla De Sio).