Totò nella luna
Durata
101
Formato
Regista
Achille (Ugo Tognazzi), comune fattorino presso la casa editrice del cavalier Belafronte (Totò), possiede nel sangue il “glumonio” (una sostanza adatta ai voli spaziali). Nel momento in cui l'FBI si metterà sulle tracce del protagonista, il cavaliere cambierà opinione su di lui. Ma nell'ombra ci sono anche gli alieni.
In un periodo in cui la fantascienza stava avendo un momento di grande spolvero, il film di Steno cerca di parodizzarne gli elementi più famosi: a partire dai “fagioloni”, chiara citazione dei baccelli de L'invasione degli ultracorpi (1956) di Don Siegel, passando per un richiamo più diretto (e nazionale) con La morte viene dallo spazio di Paolo Heusch, uscito nello stesso anno. Il livello comico è purtroppo abbastanza basso, rinvigorito appena dalla verve di Totò e dai suoi duetti con Tognazzi. Il resto è un susseguirsi in salsa fantasy di battutacce e scontantezze.
In un periodo in cui la fantascienza stava avendo un momento di grande spolvero, il film di Steno cerca di parodizzarne gli elementi più famosi: a partire dai “fagioloni”, chiara citazione dei baccelli de L'invasione degli ultracorpi (1956) di Don Siegel, passando per un richiamo più diretto (e nazionale) con La morte viene dallo spazio di Paolo Heusch, uscito nello stesso anno. Il livello comico è purtroppo abbastanza basso, rinvigorito appena dalla verve di Totò e dai suoi duetti con Tognazzi. Il resto è un susseguirsi in salsa fantasy di battutacce e scontantezze.