
Son contento
Durata
99
Formato
Regista
Il cabarettista Francesco (Francesco Nuti) è in crisi artistica ed esistenziale a causa dell'abbandono della fidanzata Paola (Barbara De Rossi). Cercherà di recuperare il rapporto, ma il desiderio di sfondare sul palcoscenico lo porterà a commettere errori irreparabili.
Terza e ultima collaborazione tra Maurizio Ponzi e Francesco Nuti, comico toscano ormai lanciato verso una carriera solista. L'affermazione personale, il successo artistico, il destino («Parlare di casualità in termini poetici non è affatto facile»), l'amore tormentato: il regista riflette sul rapporto tra uomini e donne e sulle contraddizioni di una generazione apparentemente (e amaramente) votata al fallimento. Temi ambiziosi per una commedia malinconica e crepuscolare, in cui la verve attoriale di Nuti (mai così controllato) trova un sommesso equilibrio tra dolcezza e causticità; anche se alcuni dialoghi evidenziano i limiti di un meccanismo troppo pensato e poco sentito. In ogni caso, un film godibile, supportato da comprimari d'eccezione (ottimi Carlo Giuffrè, vincitore di un David di Donatello come attore non protagonista nel ruolo di Falcone, e la splendida Barbara De Rossi) e da un finale rarefatto e dolceamaro. Ferzan Ozpetek è l'artista di strada, Ricky Tognazzi è il postino. Scritto da Ponzi, Nuti, Franco Ferrini ed Enrico Oldoini; musiche dei Barluna e Carlo Maria Cordio.
Terza e ultima collaborazione tra Maurizio Ponzi e Francesco Nuti, comico toscano ormai lanciato verso una carriera solista. L'affermazione personale, il successo artistico, il destino («Parlare di casualità in termini poetici non è affatto facile»), l'amore tormentato: il regista riflette sul rapporto tra uomini e donne e sulle contraddizioni di una generazione apparentemente (e amaramente) votata al fallimento. Temi ambiziosi per una commedia malinconica e crepuscolare, in cui la verve attoriale di Nuti (mai così controllato) trova un sommesso equilibrio tra dolcezza e causticità; anche se alcuni dialoghi evidenziano i limiti di un meccanismo troppo pensato e poco sentito. In ogni caso, un film godibile, supportato da comprimari d'eccezione (ottimi Carlo Giuffrè, vincitore di un David di Donatello come attore non protagonista nel ruolo di Falcone, e la splendida Barbara De Rossi) e da un finale rarefatto e dolceamaro. Ferzan Ozpetek è l'artista di strada, Ricky Tognazzi è il postino. Scritto da Ponzi, Nuti, Franco Ferrini ed Enrico Oldoini; musiche dei Barluna e Carlo Maria Cordio.