L'occhio privato

Ira Wells (Art Carney), uomo anziano, solitario e dai modi rudi, sbarca il lunario facendo il detective privato, ma con scarso successo. Quando il suo ex-partner, Harry Regan (Howard Duff), muore in circostanze non del tutto chiare, Ira si sente in dovere di indagare a fondo: le ricerche lo condurranno dai coniugi Birdwell (Eugene Roche e Joanna Cassidy), nonché dalla stramba Margo Sterling (Lily Tomlin).

Commedia gialla dai contorni noir diretta dell'americano Robert Benton, per la prima volta in solitaria alla sceneggiatura: per questo motivo, la consegnò direttamente a Robert Altman, il quale, soddisfatto, decise di produrla e affiancargli il suo montatore di fiducia (Lou Lombardo). Brillante nei toni, con digressioni dal serio al farsesco, il film è un onesto thriller che avrebbe anche l'ambizione di trascendere il genere di appartenenza, rovesciando alcuni canoni e mantenendone altri; peccato, però, che non si prenda troppo sul serio e finisca per risultare più superficiale e meno riuscito di quanto avrebbe potuto essere. Ottime, in ogni caso, le interpretazioni del cast, da Art Carney a Lily Tomlin, passando per la leggendaria Ruth Nelson (Mrs. Schmidt), che non compariva sul grande schermo dal 1948 (Arco di trionfo, Lewis Milestone). La pellicola fruttò l'Orso d'Argento alla Tomlin al 27° Festival di Berlino, mentre Benton si guadagnò la sua prima nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Ispirò anche una serie televisiva, Eye to Eye, andata in onda nel 1985.