Ryûzô and the Seven Henchmen

Ryuzo (Tatsuya Fuji), pensionato con un trascorso malavitoso all'interno della Yakuza, rischia di cadere vittima di una truffa organizzata da giovani criminali. Per vendicarsi, decide di rimettere insieme la sua vecchia banda per dar loro una lezione e ripristinare l'ordine.



Senza abbandonare la materia narrativa alla base del precedente Outrage Beyond (2012), Takeshi Kitano firma un altro film ambientato nel mondo della malavita giapponese; raccontando le gesta di Ryuzo e della sua improbabile banda, il regista opta però per toni decisamente più leggeri e ironici, volendo dar vita a una commedia irriverente e senza troppe pretese. Indovinando lo spunto tematico legato al trascorrere del tempo (palpabile nella fisicità degli anziani criminali e meno evidente, seppur presente, nel confronto generazionale), il tutto comunque non convince a causa di un andamento decisamente piatto e prevedibile che non riesce mai a toccare picchi degni di nota. Se inizialmente l'ironia di fondo emerge grazie a qualche intuizione felice e riuscita, l'inventiva dell'autore viene meno col passare dei minuti, per sfociare infine in sequenze di dubbio gusto decisamente lontane dai momenti migliori del suo cinema.