Seventh Code
Sebunsu kÅdo
Durata
60
Formato
Regista
Partita da Tokyo, la giovane Akiko (Atsuko Maeda) giunge a Vladivostok per ritrovare Matsunaga (RyÅhei Suzuki), un imprenditore di cui si è follemente innamorata. L'uomo è in Russia per sbrigare alcuni loschi affari, ma Akiko è determinata più che mai a non perderlo una seconda volta.
Curiosa spy story travestita da commedia sentimentale, in cui Kiyoshi Kurosawa torna alla leggerezza delle sue prime opere giocando con uno dei generi più popolari in occidente e cucendo un intero film addosso alla popstar giapponese Atsuko Maeda (ex membro di punta della popolare idol band AKB48). La sceneggiatura esile ed essenziale è poco più che un pretesto per elevare la giovane protagonista a modello della incorreggibile tenacia femminile, catapultandola in contesti e situazioni a lei estranei (salvo poi concederle un piccolo spazio per presentare il suo ultimo singolo). Nonostante la raffinata regia (premiata al Festival internazionale del film di Roma 2013, dove il film è stato presentato insieme al breve Beautiful New Bay Area Project) e la scelta consapevole di un andamento dimesso e sotto le righe, con il netto rifiuto di ogni climax narrativo, il film è un semplice divertissement in fin dei conti inconcludente, e la beffarda chiusura sta lì a sottolineare il desiderio di non prendersi troppo sul serio.
Curiosa spy story travestita da commedia sentimentale, in cui Kiyoshi Kurosawa torna alla leggerezza delle sue prime opere giocando con uno dei generi più popolari in occidente e cucendo un intero film addosso alla popstar giapponese Atsuko Maeda (ex membro di punta della popolare idol band AKB48). La sceneggiatura esile ed essenziale è poco più che un pretesto per elevare la giovane protagonista a modello della incorreggibile tenacia femminile, catapultandola in contesti e situazioni a lei estranei (salvo poi concederle un piccolo spazio per presentare il suo ultimo singolo). Nonostante la raffinata regia (premiata al Festival internazionale del film di Roma 2013, dove il film è stato presentato insieme al breve Beautiful New Bay Area Project) e la scelta consapevole di un andamento dimesso e sotto le righe, con il netto rifiuto di ogni climax narrativo, il film è un semplice divertissement in fin dei conti inconcludente, e la beffarda chiusura sta lì a sottolineare il desiderio di non prendersi troppo sul serio.