
Milano rovente
Durata
96
Formato
Regista
Salvatore Cangemi (Antonio Sabato), boss malavitoso siciliano trapiantato a Milano, ingaggia una battaglia per il controllo del mercato della prostituzione con il malvivente francese Roger Daverty (Philippe Leroy). Una faida che si consumerà tra il capoluogo lombardo, la Sicilia e la Costa Azzurra, lasciando dietro di sé una lunga scia di sangue.
Dopo un serie di thriller, tra i quali spicca Orgasmo (1969), Umberto Lenzi si cimenta per la prima volta nel poliziesco noir (Fernando Di Leo docet), che negli anni Settanta riscuoteva grande successo di pubblico. Il risultato è acerbo, referenziale e troppo debitore dei modelli di riferimento: latita ancora quello sguardo cinico sulla società dell'epoca, che farà di Milano odia: la polizia non può sparare (1974) un cupo esempio del genere. Si intravede, nella banalità della trama, quel gusto sadico e quasi macabro nel dipingere sequenze di tortura e violenza, che sarà marchio di fabbrica del Lenzi dedito al cannibal movie, all'inizio degli anni Ottanta (Cannibal ferox, 1981), ma ciò non basta a suscitare interesse. Personaggi abbozzati e privi di un reale spessore, tra i quali spicca comunque la glaciale interpretazione di Philippe Leroy; apprezzabile l'avvenenza di Marisa Mell, già in Una sull'altra, thriller realizzato da Lucio Fulci nel 1969. Sceneggiatura dal regista con Franco Enna; colonna sonora di Carlo Rustichelli.
Dopo un serie di thriller, tra i quali spicca Orgasmo (1969), Umberto Lenzi si cimenta per la prima volta nel poliziesco noir (Fernando Di Leo docet), che negli anni Settanta riscuoteva grande successo di pubblico. Il risultato è acerbo, referenziale e troppo debitore dei modelli di riferimento: latita ancora quello sguardo cinico sulla società dell'epoca, che farà di Milano odia: la polizia non può sparare (1974) un cupo esempio del genere. Si intravede, nella banalità della trama, quel gusto sadico e quasi macabro nel dipingere sequenze di tortura e violenza, che sarà marchio di fabbrica del Lenzi dedito al cannibal movie, all'inizio degli anni Ottanta (Cannibal ferox, 1981), ma ciò non basta a suscitare interesse. Personaggi abbozzati e privi di un reale spessore, tra i quali spicca comunque la glaciale interpretazione di Philippe Leroy; apprezzabile l'avvenenza di Marisa Mell, già in Una sull'altra, thriller realizzato da Lucio Fulci nel 1969. Sceneggiatura dal regista con Franco Enna; colonna sonora di Carlo Rustichelli.