Ciao, Charlie
Goodbye Charlie
Durata
116
Formato
Regista
Ucciso da un marito geloso (Walter Matthau), il donnaiolo impenitente Charlie si reincarna nella bella Virginia (Debbie Reynolds). Riacquista la fiducia dell'amico George (Tony Curtis), ma finisce ucciso di nuovo. Tornerà a reincarnarsi in un'altra… creatura.
Uno dei risultati più opachi e poco rilevanti nella carriera di Vincente Minnelli, che torna a fare cinema “raccontando” una storia sul cinema: qui, ispirato dalla pièce di George Axelrod portata in scena senza troppo successo nel 1959 con Lauren Bacall, dirige un filmetto piuttosto insulso che gioca con la reincarnazione e qualche residuo da screwball comedy. Il risultato, nonostante l'affascinante Curtis e la gioiosa Reynolds, è parecchio anonimo, quando non noioso: l'impostazione teatrale è soffocante, gli spunti brillanti sono carenti e i dialoghi girano a vuoto senza lasciare traccia. Avrebbe fatto da spunto al più riuscito Nei panni di una bionda (1991) di Blake Edwards.
Uno dei risultati più opachi e poco rilevanti nella carriera di Vincente Minnelli, che torna a fare cinema “raccontando” una storia sul cinema: qui, ispirato dalla pièce di George Axelrod portata in scena senza troppo successo nel 1959 con Lauren Bacall, dirige un filmetto piuttosto insulso che gioca con la reincarnazione e qualche residuo da screwball comedy. Il risultato, nonostante l'affascinante Curtis e la gioiosa Reynolds, è parecchio anonimo, quando non noioso: l'impostazione teatrale è soffocante, gli spunti brillanti sono carenti e i dialoghi girano a vuoto senza lasciare traccia. Avrebbe fatto da spunto al più riuscito Nei panni di una bionda (1991) di Blake Edwards.