
SubUrbia
SubUrbia
Durata
121
Formato
Regista
Un gruppo di ragazzi vive alla giornata in una cittadina della provincia americana, trascorrendo il tempo tra ozio, propositi e rimpianti. Il ritorno del vecchio amico Pony (Jayce Bartok), ora star della musica, farà nascere incomprensioni e gelosie e romperà il loro inerte equilibrio.
Adattamento dell'omonimo testo teatrale firmato dall'autore statunitense Eric Bogosian (anche sceneggiatore), SubUrbia è un sincero ma superficiale spaccato di una generazione incerta. Linklater colloca cinque giovani nei sobborghi di Austin (Texas), ambiente depresso e senza sbocchi, e ne descrive la quotidianità indolente, fatta di sfoghi infantili, velleità di cambiamento e scarse soddisfazioni. Un'esistenza monotona, interrotta dalla ricomparsa in città dell'amico realizzato, che rappresenta (retoricamente) per alcuni di loro la speranza nel futuro, così come per altri una fonte d'invidia e risentimento. Tratteggio psicologico dei personaggi piuttosto grezzo e sviluppo prevedibile fanno di SubUrbia un film non irrinunciabile, ma perfettamente in linea con la poetica cinematografica di Linklater, obliqua nell'osservare la provincia americana come luogo ameno ma allo stesso pericolosamente statico. Giovane cast, nel quale spicca l'allora promettente Giovanni Ribisi (Jeff).
Adattamento dell'omonimo testo teatrale firmato dall'autore statunitense Eric Bogosian (anche sceneggiatore), SubUrbia è un sincero ma superficiale spaccato di una generazione incerta. Linklater colloca cinque giovani nei sobborghi di Austin (Texas), ambiente depresso e senza sbocchi, e ne descrive la quotidianità indolente, fatta di sfoghi infantili, velleità di cambiamento e scarse soddisfazioni. Un'esistenza monotona, interrotta dalla ricomparsa in città dell'amico realizzato, che rappresenta (retoricamente) per alcuni di loro la speranza nel futuro, così come per altri una fonte d'invidia e risentimento. Tratteggio psicologico dei personaggi piuttosto grezzo e sviluppo prevedibile fanno di SubUrbia un film non irrinunciabile, ma perfettamente in linea con la poetica cinematografica di Linklater, obliqua nell'osservare la provincia americana come luogo ameno ma allo stesso pericolosamente statico. Giovane cast, nel quale spicca l'allora promettente Giovanni Ribisi (Jeff).