Il treno per il Darjeeling
The Darjeeling Limited
Durata
91
Formato
Regista
Spinti dal maggiore di loro, i fratelli Whitman (Owen Wilson, Adrien Brody, Jason Schwartzman) affrontano un viaggio in India, a bordo del treno Darjeeling Limited per rinsaldare il loro rapporto andato pian piano affievolendosi e sfaldandosi dopo la morte del padre.
Giunto al suo quinto lungometraggio, Wes Anderson non ha ancora esaurito la voglia di esplorare e raccontare, con il suo personalissimo tocco, i legami familiari. Questa volta, utilizzando il viaggio come esperienza di crescita e presa di coscienza dell'essere parte di un insieme più complesso, il regista racconta di come la compattezza del nucleo familiare cominci a vacillare insieme alla scomparsa della figura paterna. Pur mantenendo intatta la solidità formale costruita con l'esperienza delle precedenti pellicole, Anderson, ne Il treno per il Darjeeling, punta su un impianto narrativo troppo semplice e sbandierato: anche l'utilizzo svagato delle metafore e dei simbolismi appare pigro e facilone, quasi come se il regista texano si fosse adagiato fiducioso su meccaniche di sceneggiatura fin troppo rodate. Nonostante questo, i personaggi principali, interpretati da Jason Schwartzman, Owen Wilson e Adrien Brody, convincono senza riserve per l'estremo realismo con cui sono caratterizzati e immersi nei colorati “quadri” partoriti dalla mente di Anderson, il cui sguardo sembra trarre dal paesaggio indiano e dalle sue peculiarità i giusti stimoli. Alla Mostra di Venezia, dove è stato presentato, il film è stato preceduto da un breve corto/prologo con protagonisti Schwartzman e Natalie Portman, intitolato Hotel Chevalier.
Giunto al suo quinto lungometraggio, Wes Anderson non ha ancora esaurito la voglia di esplorare e raccontare, con il suo personalissimo tocco, i legami familiari. Questa volta, utilizzando il viaggio come esperienza di crescita e presa di coscienza dell'essere parte di un insieme più complesso, il regista racconta di come la compattezza del nucleo familiare cominci a vacillare insieme alla scomparsa della figura paterna. Pur mantenendo intatta la solidità formale costruita con l'esperienza delle precedenti pellicole, Anderson, ne Il treno per il Darjeeling, punta su un impianto narrativo troppo semplice e sbandierato: anche l'utilizzo svagato delle metafore e dei simbolismi appare pigro e facilone, quasi come se il regista texano si fosse adagiato fiducioso su meccaniche di sceneggiatura fin troppo rodate. Nonostante questo, i personaggi principali, interpretati da Jason Schwartzman, Owen Wilson e Adrien Brody, convincono senza riserve per l'estremo realismo con cui sono caratterizzati e immersi nei colorati “quadri” partoriti dalla mente di Anderson, il cui sguardo sembra trarre dal paesaggio indiano e dalle sue peculiarità i giusti stimoli. Alla Mostra di Venezia, dove è stato presentato, il film è stato preceduto da un breve corto/prologo con protagonisti Schwartzman e Natalie Portman, intitolato Hotel Chevalier.